Amoruso: “Fiorentina-Inter? La squadra di Italiano non deve avere rimpianti”
L’Inter ieri si è aggiudicata la sua nona coppa italia della sua storia, contro la Fiorentina di Vincenzo Italiano che comunque dalla sfida dello stadio Olimpico esce a testa alta nonostante la sconfitta. La partita è stata per la squadra toscana un apripista per la finale di Conference League contro il West Ham, come ci arriva la Fiorentina? Ai microfoni di Passionecalcio.eu a parlare della partita di ieri e non solo interviene Lorenzo Amoruso che rilascia queste dichiarazioni
L’Inter ieri si è aggiudicata la sua nona coppa Italia della sua storia contro un ottima Fiorentina, secondo te qual’è stata la chiave principale della partita? La si può semplicemente racchiudere nell’esperienza e nella forza dei nerazzurri? Cosa è mancato invece alla Fiorentina per raggiungere il pari e andare ai supplementari?
“La chiave principale è stata senza dubbio la forza di Lautaro che è un attaccante mondiale, che purtroppo la Fiorentina invece non aveva nonostante l’attacco viola ha fatto un ottima partita e ha creato diverse occasioni, ma l’argentino due palloni che ha avuto ha fatto gol. Sinceramente non me la sento di arrabbiarmi con la Fiorentina, visto che ha creato molto e ha messo in difficoltà l’Inter, l’unica nota stonata è magari che non è riuscita a gestire il vantaggio iniziale. Inesperienza della squadra? Non centra nulla perché la squadra ha messo sotto i nerazzurri”
Sei nello spogliatoio di Inter e Fiorentina e sei Simone Inzaghi e Vincenzo Italiano, cosa avresti detto alle due squadre a fine primo tempo, e cosa a fine partita? Riguardo alla preparazione e alla lettura della partita, cosa elogi di Inzaghi e cosa gli rimproveri, e viceversa con Italiano?
“Per quanto riguarda il primo tempo se fossi stato Italiano sicuramente avrei detto di spingere di più, ma avrei evitato sicuramente i troppi contropiedi dell’Inter, avrei detto alla squadra di concentrarsi sugli uno contro uno puntando principalmente sugli esterni di Inzaghi che sono più abituati ad attaccare, a fine partita invece avrei fatto i complimenti alla squadra gli avrei detto di non avere rimpianti vista l’ottima prestazione nonostante la sconfitta. Se fossi stato Inzaghi invece durante l’intervallo avrei detto ai ragazzi di continuare a giocare come stavano facendo, anche se nel secondo tempo si è difesa troppo. Cosa rimprovero ad Inzaghi? Direi poco è stata una vittoria importante, e in prossimità della sfida contro il City portare a casa la Coppa Italia era fondamentale, e ad Italiano nemmeno perché la squadra ha giocato bene “
Alla luce della prestazione di ieri della Fiorentina, visto che la partita era un test per la finale di Conference League, come ci arriva la squadra toscana? West Ham parte favorita?
“Di impossibile nel calcio non c’è assolutamente nulla, le partite secche poi sono sempre particolari dove può succedere veramente di tutto. La Fiorentina se la gioca alla pari contro il West Ham, e a mio modo di vedere giocare contro un inglese per i toscani sarà anche meglio secondo me, la squadra di Moyes è una squadra che ha anche delle lacune in alcune zone del campo, ma la conoscenza del calcio italiano di Ogbonna è da tenere comunque in considerazione”
Della partita di ieri di Coppa Italia, tra i ventidue giocatori scesi in campo, in quale tra questi ti sei rivisto sia tatticamente che agonisticamente? Acerbi ad esempio si avvicina alle tue caratteristiche?
“Difficile poter dire quale giocatore mi potesse somigliare tra i ventidue scesi in campo, perché il calcio di quando giocavo io era diverso rispetto a questo qui dei giorni nostri. Acerbi? Beh forse si, però rispetto a lui magari io ero più aggressivo durante il pressing contro il marcatore avversario, ma ribadisco rispondere a questa domanda è difficile per il semplice fatto che stiamo parlando di un calcio molto differente”
Tu hai avuto modo di giocare con la Fiorentina la finale di Coppa Italia a Bergamo nel 96 contro l’Atalanta dove hai anche segnato, che ricordo hai di quella partita? Hai trovato delle analogie con la sfida di ieri contro l’Inter?
“Analogie con la partita di ieri? Nessuna tranne la maglia nerazzurra dei nostri avversari (ride), noi in quella partita partimmo coi favori del pronostico e poi rispetto alla gara contro l’Inter era un match ad andata e ritorno ancora. Di quella partita li mi ricordo, che la Fiorentina non vinceva da 26 anni, e che la gara d’andata fu difficilissima sbloccata da un grandissimo gol di Batistuta. La gara di ritorno a Bergamo anche è stata complicata, ma grazie al mio gol il trionfo diventò sempre più reale, e non dimenticherò mai il ritorno a Firenze e gli enormi messaggi di complimenti che ricevemmo, e poi il calore della gente di Firenze che era ed e ancora oggi”