Pioli esulta: “Vittoria con le riserve? Ogni giocatore io lo considero un titolare”
Al termine della partita vinta contro il Cagliari, Pioli ha parlato della sfida sottolineando come i giocatori scesi in campo siano comunque dei titolari e non riserve
Loftus-Cheek ha detto che queste sono le partite da vincere per competere per lo scudetto: “Ha ragione, sappiamo che alla lunga il conteggio finale passerà da queste partite che tra virgolette, solo sulla carta, possono sembrare semplici. L’avevamo approcciata bene creando situazioni pericolose, poi però abbiamo preso un gol su una situazione che dobbiamo cercare di eliminare. Poi siamo stati molto bravi dal punto di vista caratteriale e della lucidità tattica, mantenendo il nostro modo di giocare. Abbiamo vinto una partita non semplice, con merito”.
Lo schema sul secondo gol: “Il merito è del mio staff e dei giocatori in campo. Avevamo studiato l’avversario e avevamo visto che fuori area avevamo una superiorità numerica. Poi che fosse il primo libero o il secondo dipendeva dall’atteggiamento dei giocatori del Cagliari fuori area. Merito dello staff che l’ha preparata, e di Adli e di Reijnders che l’hanno interpretata con qualità. È importante perché non siamo una squadra purtroppo che colpisce tanto sulle palle inattive, anche se siamo più pericolosi. Riuscirci può darci ancora più fiducia in queste situazioni che possono diventare importanti per il risultato finale”.
Cosa ti è piaciuto di più di questo attacco inedito? “È vero che ne ho cambiati 4-5, ma hanno giocato giocatori che per noi sono titolari. Chiaro poi se non gioca Giroud, non gioca Leao allora non giocano i titolarissimi. Ma questi sono giocatori che sanno giocare a calcio. Okafor non è Olivier per caratteristiche, ha lavorato tantissimo ed è arrivato alla conclusione con continuità. Spero che Jovic, che mi ha dato buone sensazioni, si metta a posto a livello di preparazione e condizione perché chiaramente non è ancora in condizione di giocare. Pulisic e Chukwu sono titolari, e anche Romero è un giocatore molto interessante che viene penalizzato dalle mie scelte. Ma sugli esterni è l’unico reparto dove ho veramente tante scelte. Non ero curioso, ho messo in campo una squadra equilibrata e forte che ha fatto un’ottima partita, con delle sbavature che vanno eliminate. Abbiamo vinto una partita che si era complicata, merito ai miei giocatori per averci creduto”.
Su Adli: “È una storia di un ragazzo che sta molto bene con noi, un ragazzo che è molto stimato dai suoi compagni per gli atteggiamenti che ha. Non ha mai cambiato di una virgola il suo atteggiamento e la sua disponibilità anche se non viene quasi mai schierato da me nella passata stagione. Ha accettato quest’anno di mettersi in discussione in un ruolo che non aveva mai fatto. È un giocatore in evoluzione. Ha fatto una buona partita sicuramente. Era un po’ emozionato e teso. Ha giocato con personalità, una personalità che ha sempre avuto, ha tenuto bene la palla, ha preso delle buone posizioni in fase difensiva. Chiaramente una prestazione che gli darà fiducia e convinzione: ci sono poi tante cose che si possono fare meglio ma questo lo sappiamo”.
Otto dei dieci nuovi acquisti oggi in campo. Cosa racconta questo data? “Innanzitutto racconta che non si può più parlare di giocatori vecchi o nuovi. C’è un Milan con un’idea di gioco e di stare in campo, i giocatori che sono arrivati sono giocatori di livello: è una cosa importante. Sono giovani ma non giovanissimi, hanno un bagaglio al quale si può già attingere per avere un certo tipo di prestazione. Sono molto contento del lavoro che ha fatto il club e della compattezza che il gruppo sta dimostrando giorno per giorno per continuare a migliorare”.
La sua duecentesima vittoria in Serie A: “Vuol dire allora che alleno da tanto. Guarda quante rughe e quante pieghe che ho. Non lo sapevo, ma spero di lavorare ancora tanto. Mi piace quello che faccio e sto bene con i miei giocatori. Spero di portare avanti il più a lungo possibile il lavoro che stiamo facendo insieme”.