Corona rincara la dose: “Fagioli giocava di tutto dalle medie. E le società sapevano”

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Fabrizio Corona ospite di Nunzia De Girolamo nella trasmissione Avanti Popolo su Rai 3 ha rilasciato alcune dichiarazioni ancora sul calcioscommesse, scagliandosi su Fagioli: “Quando io ho pubblicato la notizia su Fagioli il primo agosto, la Juventus lo ha ‘tolto’ dai convocati per la tournée negli USA. Non è vero che la società è andata subito alla FIGC, lo ha fatto dopo 10/15 giorni. Prima non lo ha fatto giocare. Nicolò sono sei anni che giocava, le persone che gli dovevano i soldi sono andati fuori dalla Continassa. Fagioli è il caso più drammatico di tutta questa storia, ho incontrato un suo amico che mi ha detto che alle medie e al liceo già scommetteva. È veramente malato di ludopatia. Scommetteva anche mentre giocava alla Cremonese: non solo sul calcio, ma su tutto. In tre mesi si è indebitato per oltre un milione di euro. Fagioli doveva prendere tre anni, il fatto che lui abbia parlato e patteggiato non significa”

Lui è un caso a parte. Ero in palestra, ho aiutato un ragazzo che si era affossato con la panca piana. Dopo qualche giorno l’ho rincontrato e mi ha detto che era compagno di classe di Fagioli alle medie e che già ai tempi scommetteva su tutto”

Fagioli faceva scommesse anche sul mercato nero. Secondo me, e non voglio fare la morale, credono che i soldi che si giocano sono uno sfizio da togliersi, una leggerezza. Ci sono due tipi di scommesse dei calciatori: quelle classiche e il mercato nero. Le grandi reti sportive vivono e nascono grazie agli investimenti delle case da gioco, idem la pubblicità che finanzia i giochi. I giochi sono dello Stato: poi ci sono quelli illegali. Vengono contattati attraverso giri strani che tutti i coinvolti sono tutti collegati a un unico centro, un gruppo di persone che permettono a queste persone di giocare sulla parola e andare avanti a ‘pagherò’, perché convinti dal contratto e dal volto del calciatore come garanzia”

Le società sapevano, i procuratori di Fagioli e Zaniolo sapevano. E nessuno ha detto niente. L’agente di Zaniolo ha dato i soldi a lui per recuperare i debiti. Un vero uomo monetizza sul suo assistito o calciatore, non aspetta che va via in un’altra squadra per fare la morale. Gli strappa il contratto e gli dice di farsi curare. Ora il calcio è solo questione di soldi, il calcio vero non esiste più”

I giornalisti dicono che tramite Fagioli si arriva a Zaniolo e Tonali. In realtà ci arrivano tramite le chat del giocatore della Juve, nel suo telefono ci sono prove che riconducono a loro. Gli altri due giocatori sono importantissimi perché frutto di uno schema chiaro, c’è un incastro di date e di partite. Nelle chat del telefono di Fagioli si parla di Tonali e Zaniolo. Fagioli e Tonali giocano nel 2011 a Piacenza, crescono insieme e si incrociano con un gruppo di persone che è il fulcro di questa indagine. E uno di questi è l’ex braccio destro di Zaniolo”

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