Candela ne è sicuro: “Ecco da quale giocatore deve ripartire la Roma”
Il calciomercato deve ancora iniziare ufficialmente, ma si respira già il clima delle prime trattative. La Roma si sta muovendo attivamente per sopperire alle mancanza individuate all’interno della rosa. Una delle priorità maggiori riguarda l’attacco. Intervistato dal Corriere della Sera, l’ex giallorosso Vincent Candela si è soffermato sulle mosse del club di Trigoria in questa sessione estiva. Ecco le sue dichiarazioni.
Candela, cosa pensa del nuovo uomo mercato?
“Le aspettative su Ghisolfi sono tante, ma le fondamenta sono fatte da società, d.s. e allenatore. È importante cooperare, non pensare ai propri interessi ma al bene della Roma, e negli ultimi tempi non sempre è successo perché ognuno pensava al proprio conto”.
La Roma è da rifondare?
“Siamo già un po’ in ritardo, ma il nuovo direttore è arrivato da poco. Mi aspetto che tra Daniele, Ghisolfi e la società sappiano come gestire i soldi. Credo che De Rossi abbia fatto le sue richieste: mi aspetto una decina di giocatori nuovi, ne partiranno tanti, sono curioso di capire su chi andremo a puntare”.
Lei da dove partirebbe?
“I giocatori più importanti da prendere sono il centravanti e il difensore centrale. Me li aspetto il prima possibile: più si aspetta e più è difficile arrivare alle prime scelte”.
Un nome?
“Il centravanti deve garantire 20 gol. Uno come Icardi sarebbe una garanzia, perché in quel ruolo anche un 18enne può costare tanto. I giovani li aspetto in altri ruoli. Spero che Ghisolfi riesca a portare calciatori promettenti, che già a 19 anni siano pronti per il campionato italiano. Non mi aspetto Leao, ma che trovi il nuovo Leao”.
I margini di errore?
“La Roma non può sbagliare. L’anno prossimo deve lottare per andare in Champions e se arriveranno una decina di calciatori, al massimo se ne potranno sbagliare un paio. L’importante è avere un filo conduttore nelle operazioni per non perdere credibilità nei confronti del presidente e dei tifosi. Preferisco giocatori che non si conoscono ma con un margine di crescita”.
E i molti esuberi?
“Sarà complicato piazzarli tutti ma si dovrà rimediare agli errori dei direttori precedenti. Più si va avanti con l’età e più è difficile piazzare i calciatori. Però va fatto, a costo di rimetterci qualcosa dal punto di vista economico”.
Chi non cercare?
“Eviterei chi disputa l’Europeo e la Coppa America, che lasceranno degli strascichi nelle gambe. E quest’estate ci sono anche le Olimpiadi…”.
Dove ci sono i giovani più interessanti?
“In Francia e Brasile, i campionati dove ci sono la maggior parte dei giovani che poi diventano calciatori forti. In Francia sono molto avanti nella formazione dei calciatori. E Ghisolfi è francese…”.
“La Francia è favorita perché c’è una grande generazione di calciatori forti, hanno esperienza e lavorano da anni con lo stesso allenatore. Poi ci sono l’Inghilterra, che è molto forte ma non vince mai, e l’Italia. Sarebbe bello se la finale fosse Italia-Francia”.