Gentile: “I Friedkin? Esonerare De Rossi in quel modo cosi BRUSCO significa non aver capito NULLA”

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La serie A non è entrata ancora nel vivo e nonostante sia solo la 5°giornata, il campionato ha fatto registrare risultati che hanno suscitato scalpore viste la vigilia come il derby di Milano o i tre 0-0 della Juventus. Alla luce di quanto accaduto sarà ancora l’Inter di Inzaghi la favorita? A rispondere a questo quesito e non solo a Passionecalcio.eu ha parlato in esclusiva il giornalista di Sky sport Riccardo Gentile

In casa Roma ad aver fatto scalpore e discutere è stato l’esonero di De Rossi, ti chiedo che idea ti sei fatto di quanto accaduto e se a tuo modo di vedere anche in caso di addio la vicenda poteva finire in maniera diversa considerando l’importanza di De Rossi nella capitale giallorossa

“Il capitolo Roma è lungo e complicato, e le modalità che hanno portato la conseguente decisione da parte della proprietà americana di esonerare De Rossi sono inspiegabili e ingenerose. De Rossi fin da quando è stato scelto dal club era chiaro che era per placare gli al quanto accesi dei tifosi della Roma, scottati per l’addio di Mourinho, e quindi il suo nome considerando anche la figura importante che lui ha è servita per non accendere la tensione e la contestazione che difatti quando l’ex calciatore è subentrato non è avvenuta, c’è stata si amarezza ma al tempo stesso anche la voglia di accogliere lui come successore del portoghese. La decisione poi di prendere De Rossi si è rivelata azzeccata basti pensare a quanto di buono è stato fatto in particolare nel girone di ritorno dalla Roma, che gli ha consentito di guadagnarsi il rinnovo, ma se tu società lo rinnovi per tre anni per poi esonerarlo dopo 4 giornate vuol dire che non hai capito nulla ed è stata una scelta folle e inelegante. Un altro errore commesso è stato quello di quando Juric ha parlato per la prima volta come tecnico giallorosso, li doveva esserci almeno un dirigente e invece non era presente nessuno rendendo la conferenza non una presentazione ma una conferenza di routine prima di ogni match”

Secondo te Juric considerando la situazione dei giallorossi è l’allenatore giusto per far risalire il club e su cui fare un progetto, oppure la sua esuberanza e il fatto che non ha peli sulla lingua neanche lui può risultare un problema per società e calciatori?

“Juric è una persona istintiva e non si fa assolutamente problemi a parlare quando vede qualcosa che non va, ma con il fatto che nella dirigenza della Roma non c’è nessuno a chi può dare fastidio ciò che il croato potrebbe dire? nessuno visto che la Souloukou non c’è più oppure Ghisolfi ha poco ruolo nel club e questa situazione sta diventando particolare e difficile. Ogni società fa grande una squadra, con dirigenti competenti ma Juric è un tecnico dalla grande personalità ed esperienza dalla sua parte ma non la romanità e questo può essere un vantaggio per lui perchè può lavorare senza il peso di essere una figura storica del club quale è invece il suo predecessore, e può fare anche gruppo”

Chi pensi possa beneficiare nella Roma tra i calciatori dell’arrivo di Juric in panchina? Confermi che oltre l’ex Torino e Verona la Roma aveva cercato altri nomi per sostituire de Rossi?

“Con l’Udinese la Roma ha dato una risposta di squadra, con Dovbyk che ha aperto le marcature e si è sbloccato anche se già lo aveva fatto segnando a Genoa contro la formazione di Gilardino. Se dovessi dire chi ha giocato bene contro i friulani è stato Angelino perchè ha saputo interpretare al meglio il ruolo che doveva avere in campo”

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