Bonucci: “Ho vissuto mobbing, avrei vinto la battaglia legale con la Juve. Mi sono fermato perché ho un sogno”

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Bonucci a BSMT è tornato a parlare della battaglia legale iniziata e poi chiusa con la Juve: “La rabbia che avevo dentro mi ha fatto fare scelte sbagliate, di andare avanti seppur avevo la forza del contratto firmato di andare contro la Juve. L’ho fatto per rabbia. alla fine alla Juve non c’erano le persone adatte per fare una scelta come è stata fatta. I dirigenti subentrati non avevano il potere di dire ‘no si fa così’, sono andati sulla scia delle decisioni di qualcun altro. Quando la rabbia è scemata un po’ ho detto ‘cosa sto facendo, non è la Juve il problema di tutto’. Quindi non era corretto che io continuassi su questa a strada che mi avrebbe portato alla vittoria perché ho vissuto mobbing. Cosa mi avrebbe dato vincere? Niente. Alla fine la rabbia che provavo era verso chi aveva preso la decisione di mettermi fuori rosa e non verso la Juve che è sempre stato tutto, sarà tanto se non tutto in futuro. Dopo che la rabbia è scemata, grazie anche al confronto con mia moglie e con delle persone di grandi valori che ho accanto, la strada di scegliere di fermarmi è stata la miglior decisione che potessi prendere in previsione di questo sogno che spero diventi realtà: che le strade mie e della Juve si possano rincontrare

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