ESCLUSIVA – Amoruso: “Conte o Tudor al Napoli? Mi auguro venga dato tempo a Garcia”

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Archiviato il weekend di campionato, la serie A lascia spazio alla sosta per gli impegni delle Nazionali in particolare per l’Italia di Luciano Spalletti. Dopo 8 turni di campionato, è tempo di fare il punto della situazione sulle squadre in particolare su Napoli e Roma che sono partite in difficoltà, e sull’Inter che vuole evitare gli errori dello scorso anno dopo il pari con il Bologna. Ad intervenire a riguardo ai microfoni di Passionecalcio.eu ci pensa Lorenzo Amoruso

In queste primissime giornate di campionato, a far scalpore sono stati gli avvii difficili di Napoli e Roma, con Mourinho che sembrerebbe aver trovato una svolta mentre Garcia no. Ti aspettavi questo inizio difficile delle due squadre?

“Assolutamente no, la Roma come la Lazio rispetto la scorsa stagione sta avendo delle grandi difficoltà, con Mourinho che per esempio ha avuto Lukaku gli ultimi giorni di mercato. E’ chiaro che la formazione giallorossa non deve più permettersi passi falsi, visto che li ha già avuti visto che le dirette concorrenti corrono e visto il vantaggio che hanno su di essa possono permettersi di gestirlo. Sono anche del parere che siamo agli inizi della stagione, e di conseguenza tutto può accadere e direi di aspettare l’ultima sosta quella di Novembre per poter fare un bilancio più dettagliato e preciso. Per quanto riguarda invece il Napoli, i campioni d’Italia fondamentalmente hanno cambiato solo un interprete ossia Kim, e il resto della rosa è rimasto praticamente lo stesso, e poi Garcia ha lo stesso modo di giocare di Spalletti ossia offensivo, ed è quindi difficile capire il perchè gli azzurri sono cosi altalenanti”

Per quanto riguarda il Napoli, alla luce del suo andamento in campionato altalenante, secondo te Garcia è veramente l’allenatore sbagliato nel posto sbagliato al momento sbagliato, oppure i tifosi napoletani sono partiti prevenuti nei confronti dell’ex tecnico della Roma?

“Qualsiasi allenatore anche dal nome importante, andando a Napoli avrebbe trovato difficoltà, quindi non è una questione Garcia perchè gli azzurri lo scorso anno hanno fatto una stagione strepitosa, macinando record su record e ripetersi era difficilissimo. C’è da dire però che l’andamento della squadra doveva essere una via di mezzo, non passare dalla perfezione a questo alternarsi di risultati, la squadra in casa ha perso con tre squadre ma di grande livello come ad esempio la Fiorentina che ha fatto un ottima partita domenica, visto che il Maradona era un fortino è chiaro che qualcosa non va. La cosa che mi auguro è che Garcia non venga cacciato e gli venga dato tempo, poi è chiaro la decisione finale spetta a De Laurentiis e a nessun altro”

In queste ore con la posizione di Garcia in bilico, si parla di Antonio Conte o di Tudor come sostituti, essendo due caratteri piuttosto forti, secondo te chi è l’allenatore ideale tra i due, considerando i caratteri forti di entrambi?

Sia Conte che Tudor sono due allenatori importanti, il palmares di Antonio per esempio ne è una testimonianza chiara. Io credo che qualora Garcia dovesse lasciare Napoli, De Laurentiis sceglierà il suo sostituto principalmente in base al feeling che lui ha con quest’ultimo, e poi se si vuole dare il ben servito a Garcia la squadra per ripartire ha bisogno di un nome forte. Se dovessimo confrontare i due moduli dei due tecnici, quello di Tudor si associa meglio perchè è il 4-3-3 ed è uno schema di gioco che i campioni d’Italia usano da ben 10 anni

La reazione dei giocatori del Napoli sostituiti come Politano, Kvara e Osimhen che sono i leader è un segnale di antipatia che hanno per il tecnico oppure è la foga della gara?  Cosa scatta nella mente di un calciatore che lo porta ad avere un antipatia nei confronti di un tecnico? Di Lorenzo secondo te da ex capitano, non dovrebbe aver voce in capitolo e compattare i compagni verso l’allenatore?

“I giocatori cardine di qualsiasi squadra non devono mai essere sostituiti, ad eccezione di casi gravi altrimenti devono rimanere sempre in campo. Contro la Fiorentina la squadra azzurra non ha fatto una grande partita, però se vai a sostituire in blocco i tuoi simboli è chiaro che alimenti qualche perplessità e dubbio. Di Lorenzo? Beh io sono sicuro che queste cose succedono e magari noi non lo sappiamo perchè sono cose di spogliatoio, e l’obiettivo di un capitano è sempre quello di compattare la squadra che è la cosa che viene prima di tutto”

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