ESCLUSIVA – Bagnato: “Ranieri ha la personalità giusta per poter permettere alla Roma di risalire”
L’inizio di stagione difficile e il conseguente cambio di ben tre allenatori sta tormentando e agitando gli animi in casa Roma, con i tifosi però che stanno tornando a sperare e a essere fiduciosi grazie al ritorno di Ranieri in panchina. Ma il tecnico di Testaccio è l’uomo giusto per risalire la china? E’ corretto definire quest’anno come l’annata tormentata del 2004? A questi quesiti e non solo ha risposto telefonicamente a Passionecalcio.eu il comico televisivo e teatrale Massimo Bagnato, il quale ha raccontato la sua esperienza a Tale Quale Show a cui ha partecipato quest’anno
E’ da poco terminata la tua partecipazione a Tale e quale show, come è andata questa esperienza e cosa ti lascia umanamente e professionalmente? Quale è stata la tua prima reazione a caldo quando dopo una serie di provini che hai fatto sei stato selezionato e se puoi raccontare qualche retroscena curioso e simpatico a riguardo
“Tale e quale è stata un esperienza bella e pazzesca ed è una grande famiglia televisiva in cui mi sono trovato benissimo, con Carlo Conti che è un vero padrone di casa che con il sorriso e con la leggerezza ha permesso a noi concorrenti di lavorare al meglio ed ha diretto tutto al meglio. Il programma è stato per me una grandissima emozione anche sotto il punto di vista professionale, nonostante io abbia fatto tantissimi programmi tra cui Zelig ma Tale e quale è un programma che volevo fare da sempre e finalmente ci sono riuscito. Durante i provini che ho fatto ho avuto anche modo già di interagire e conoscere coloro che poi hanno fatto parte del cast come Ciufoli, Thomas e anche Verdiana che poi ha vinto l’edizione, e la selezione l’ho fatta per gioco e mi sono proprio divertito perchè ho avuto modo di imitare molti personaggi, e alcuni sono stati anche quelli che poi ho fatto nelle puntate in onda. Quando venni scelto la gioia e la soddisfazione era elevatissima e molti colleghi che hanno partecipato al programma mi hanno illustrato al meglio quello che mi sarebbe aspettato durante i mesi in cui andava in onda”
Con la partecipazione a Tale e quale show sono le tue prime volte in carriera in cui ti sei cimentato come imitatore o già in passato ti è capitato nei tuoi spettacoli di interpretare o imitare qualche personaggio?
“Si in passato mi è capitato di fare le imitazioni in particolare telecronisti o presentatori televisivi, e vorrei con l’occasione ricordare un personaggio importante ossia Gigi Sabani grazie al quale ebbi modo di partecipare ad un programma che si chiamava Stasera mi butto dove imitavo anche dei personaggi, e partecipai a questa trasmissione da giovane in cui vinse Giorgio Panariello, e tra le varie imitazioni ho avuto modo di fare ad esempio Renato Zero che ebbi modo anche di riproporre ad un Sanremo per l’esattezza quello del 2009 in cui vinsero Gio di Tonno e Lola Ponce e mi ero veramente molto divertito”
In un intervista prima che iniziasse il programma hai detto che Tale e quale era una grande possibilità e che i tuoi sarebbero stati contenti, ecco alla luce di come è andata se dovessi darti un voto questa esperienza che giudizio ti daresti e cosa ti hanno detto i tuoi?
“Personalmente non amo molto darmi voti preferisco che a giudicarmi siano gli altri, ma costatando il parere della gente specialmente quella che mi conosce ho percepito che è andata bene. Tale e quale c’è da dire anche che è un programma dal vasto target che ha dato modo di farmi conoscere anche da coloro che non sapevano che io ero bravo anche a fare le imitazioni, ed è anche uno spettacolo televisivo che ha una potenza di visibilità enorme. A casa sono piaciuto moltissimo, visto che con i miei ho sempre seguito moltissimo la trasmissione negli anni, e mia madre mi ha dato sempre moltissimi consigli e poi ho anche uno zio che mi ha dato qualche suggerimento importante visto che è un musicista che ha avuto modo di lavorare con un grande della canzone italiana quale è Claudio Villa”
Quale è stato il personaggio più difficile che hai interpretato, e quale invece ti è rimasto più nel cuore e che non dimenticherai mai? Cosa passa nella testa quando si sale il famoso ascensore e poi si scendono le scale per poi esibirsi
“Tutti i personaggi che ho interpretato nelle puntate sono per me stati importanti e non faccio una distinzione specifica e come si dice i figli so figli e sono tutti uguali, da Fred Buongusto fino a quello imitato durante l’ultima puntata stagionale. Certo quello che posso dire è che Fred Buongusto mi ha dato modo insieme anche a Lando Fiorini di avere un approccio iniziale importante con il programma e di introdurmi nel medesimo nel miglior modo possibile. Cosa passa nella testa di un concorrente di tale e quale? Per quanto riguarda me e lo sa benissimo la mia truccatrice Donatella Insardi ma anche Ivana Sabatini che fa parte dei coach io bevevo tantissima acqua per stemperare la tensione prima di ogni esibizione visto che ogni volta ero veramente molto agitato e teso, ma una volta che si sale in ascensore la cosa principale che si pensa è divertirsi e questo mi caricava tantissimo”
Una delle tue passioni è la Roma, come è nato questo amore per i colori giallorossi? L’amore per la Roma ti è stato trasmesso da un familiare o c’è stato un idolo in particolare che ti ha fatto innamorare della squadra
“Mio padre è laziale e quindi la mia passione per la Roma, mi è stata trasmessa vedendo calciatori iconici della storia del calcio e in particolare della Roma quali Di Bartolomei, Pruzzo, Bruno Conti oppure Tancredi, il quale aveva in porta una forza incredibile a livello anche istintivo. La Roma mi ha accompagnato in qualche modo da sempre nella mia vita, e fin da piccolo me ne sono innamorato nonostante negli anni non abbia vinto moltissimi trofei e la passione per questa squadra mi è arrivata anche collegandola al concetto di romanità e alle canzoni romane e poi perchè ho avuto modo come tutti i romanisti di ammirare le prodezze calcistiche di un grande fuoriclasse come Francesco Totti. La grandezza di Francesco non c’è bisogno che la dico io perchè negli anni gli è stata riconosciuta da tutte le leggende tra cui Maradona, e di Francesco ho avuto anche modo di presenziare un evento ossia il suo 40° compleanno e ricordo di lui una cosa rimasta molto indelebile ossia che in una partita alla playstation giocò con la Roma e segnò proprio con Totti, quindi mi rimase in mente questa cosa che Totti segnò con Totti. Poi la passione anche per il calcio anche grazie al lavoro perchè ho lavorato molti anni a Quelli che il calcio, poi scrissi anche un libro che parlava di calcio ossia il Pallonaro”
Alla luce di come è iniziata questa stagione per la Roma, paragonano in molti l’annata giallorossa a quella del 2004 in cui club cambiò parecchi allenatori e si salvò in extremis, trovi anche tu delle analogie tra le tue epoche calcistiche o ritieni sia ancora prematuro ed esagerato paragonare questo periodo a quella annata turbolenta?
“Non paragonerei questa stagione a quella del 2004, anche perchè in quella annata il club era tutto da rifondare mentre invece adesso una buona base c’è su cui lavorare bene e le cose stanno iniziando già a cambiare con l’arrivo di Ranieri. Lunedì infatti per esempio la Roma non meritava assolutamente di perdere perchè ha giocato un ottima partita con un avversario di livello come l’Atalanta, e sono sicuro che la Roma potrà fare un ottimo girone di ritorno e ritagliarsi delle soddisfazioni importanti”
Ad aver fatto scalpore nella partita di lunedì con l’Atalanta è stata l’esultanza accesa di Zaniolo sotto la curva, secondo te visto l’addio burrascoso sono giuste le critiche dei tifosi verso di lui oppure era preventivabile che reagisse in quel modo considerando anche la calda accoglienza dell’Olimpico
“A me non piacciono i fischi verso i calciatori, sono più un tifoso che ignora quell’ex calciatore che magari si è lasciato male con il club e Zaniolo se devo essere sincero deve ringraziare la Roma che gli ha permesso di crescere e di diventare un buon giocatore perchè in fin dei conti non stiamo parlando di un Pelè o un Maradona o di signori del calcio come Ranieri o Dybala o Del Piero. Zaniolo lunedì sera ha fatto il cosiddetto colpo di teatro e quindi i fischi doveva aspettarseli, e un esultanza del genere gli ha fatto perdere l’occasione di essere un giocatore importante e serio perchè da come ha gioito sembrava avesse vinto la Champions, quando in realtà invece si trattava solo di un gol che ha permesso all’Atalanta di incrementare il risultato”
Domenica durante Fiorentina-Inter ad aver scioccato e paralizzato il calcio è stato il malore di Bove, ti chiedo che impressione hai avuto a riguardo e se secondo te il futuro professionistico del ragazzo è a rischio
“Mi auguro di no che possa proseguire la sua carriera, visto poi che le notizie che arrivano su di lui sono positive e che la guarigione procede al meglio e che si è trattata di un anomalia come è accaduto anche a calciatori come Cassano o a Eriksen durante l’europeo 2020. Ripeto mi auguro possa proseguire la sua carriera calcistica, io sinceramente l’avrei tenuto molto volentieri a Roma e non l’avrei mai ceduto ma gli auguro sicuramente il meglio per il futuro”
L’arrivo di Ranieri ha suscitato molto clamore da parte dei tifosi ma anche qualche piccola perplessità dovuta anche alla sua età, ti chiedo cosa pensi del suo ritorno alla Roma e perchè secondo te è lui il tecnico giusto al momento giusto per risollevare questa difficile situazione? Se De Rossi non avesse allenato la Roma, Juric avrebbe avuto questa accoglienza e queste forti critiche ugualmente da parte dei tifosi?
“L’età è solo una questione anagrafica, Ranieri ha una personalità talmente grande che fa la sua grande figura, e poi ha dalla sua il fatto di essere un generoso che si è lanciato in un compito molto difficile come quello di risollevare la squadra ed è anche un grande romanista che ha preso le redini del club lasciate da Mourinho che avrei tenuto stretto, De Rossi, e Juric come ultimo. Il tecnico testaccino poi sta trasmettendo grande fiducia ed ha una grande carriera alle spalle che gli consente di poter essere lui la persona giusta per la Roma, e la scelta di prendere lui come tecnico da parte della società è un chiaro messaggio di come ora vogliono essere vicini ai tifosi con una figura cosi importante come lui. Juric? In un ambiente come Roma devi arrivare ad inizio stagione, è chiaro che arrivare in corsa è difficile e complicato per tutti e quindi il giudizio non è certamente attendibile, magari chissà in futuro le strade potrebbero ricongiungersi e magari andare meglio, ma sono sicuro che è un tecnico che si rilancerà perchè in passato ha fatto sempre bene”