ESCLUSIVA – Cavasinni: “L’erede di Inzaghi? L’Inter vuole Conte, il piano B è Motta”

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Nonostante l’entusiasmante vittoria in Champions di martedì contro il Benfica, in casa Inter a tenere banco è il futuro non solo della società ma anche del tecnico, visto che Simone Inzaghi è in bilico e tra i possibili candidati alla sostituzione dell’ex tecnico della Lazio c’è Antonio Conte. A fare il punto su ciò che accade in casa nerazzurra ai microfoni di Passionecalcio.eu ci pensa il giornalista di FcInternews Alessandro Cavasinni

La panchina di Simone Inzaghi è a rischio nonostante i risultati importanti nelle coppe e in particolare in Champions, qualora dovesse lasciare l’Inter confermi che sarà Antonio Conte il suo erede? Gli outsider sono nomi reali o fake?

“Attualmente nell’Inter riguardo il futuro della guida tecnica ci sono due anime ovvero una che rivuole Antonio Conte, con il quale stanno trattando e che è il piano A per sostituire Inzaghi, e l’altra che vuole un tecnico con un gioco diverso dal tecnico leccese. Qualora Conte non tornasse ad allenare i nerazzurri, l’unico tecnico individuato come piano B è solo Thiago Motta, mentre non ho conferme per quanto riguarda De Zerbi e Conceicao, mentre escludo invece Mourinho”

In queste ultime ore si parla di un possibile interessamente per l’Inter del padron del Leeds Radrizzani e l’imminente arrivo del preparatore dei portieri Spinelli, sono tutti indizi che fanno una prova o non centrano nulla con il possibile ritorno di Conte?

“E’ un quesito che mi sono posto anche io al dire il vero, però sono sicuro che nessuna delle due cose centri con l’ipotetico ritorno di Conte sulla panchina dell’Inter, anche perchè ad esempio il preparatore dei portieri Spinelli arriverà a prescindere da chi siederà sulla panchina nerazzurra, anche il possibile nuovo acquirente anche perchè è un discorso talmente lungo e complesso ancora, visto che bisognerà vedere quale sarà il destino dell’Inter”

Chi e’ Andrea Radrizzani? Ci puoi descrivere nello specifico il proprietario del Leeds che è interessato a prelevare l’Inter? E’ troppo presto per parlare di calciomercato in caso di un suo approdo in società?

“Andrea Radrizzani è il proprietario di questa squadra di Premier League che è il Leeds, in passato aveva abitato in Lombardia precisamente a Lainate, quando era giovane tifava per la Juventus tant’è che sui social se ne parlato molto di questo suo tifo calcistico visto il suo accostamento all’Inter, e che aveva fatto gavetta Milan Channel. Non è un personaggio molto limpidissimo tant’è che recentemente a sorpresa in Inghilterra ha esonerato Bielsa, nonostante i discreti risultati della squadra. Il Calciomercato? Beh direi di si che assolutamente è troppo presto per poterne parlare”

Come ti spieghi questa differenza di rendimento dell’Inter tra il campionato e le coppe, come è possibile che la squadra non riesca a essere costante in entrambe le circostanze?

“E’ difficile poter fare un analisi sull’Inter sia per il campionato che per le coppe, prendiamo ad esempio la Lazio, i biancocelesti in coppa hanno faticato mentre in campionato stanno ottenendo risultati importanti. Il problema dei nerazzurri non è legato agli approcci alle partite perchè quelli ci sono, ma il poco cinismo sotto porta, perchè creano tanto ma concretizzano veramente poco, mi viene da pensare ad esempio alla trasferta contro lo Spezia oppure alla gara contro la Sampdoria. In Champions c’è da dire anche che scatta nella testa di un calciatore qualcosa di diverso, e si approccia ai match con maggiore umiltà”

Nel match di martedì contro il Benfica, si sono messi in luce i senatori della squadra che fanno parte del gruppo scudetto, secondo te nello spogliatoio è circolata la voce di un cambio allenatore, e che costui sia proprio Antonio Conte?

“Nell’Inter è chiaro ormai che il ciclo di Inzaghi è finito, e questo incolperei molto i calciatori anzichè il tecnico, però posso dire con certezza che nello spogliatoio non è circolata voce di un ritorno di Antonio Conte, in questi giorni si è parlato del rinnovo di De Vrij che si ricongiunge al tecnico leccese, oppure Brozovic che resta all’Inter ma sono chiacchiere che non hanno conferme almeno a quello che mi risulta”

Qualora l’Inter dovesse vincere la Champions il 10 Giugno, ci sono delle possibilità che Inzaghi possa alla fine restare alla guida dell’Inter?

“L’ipotetica vittoria della Champions o meno non faranno cambiare idea alla società, visto che come ho detto prima in dirigenza si guarda al futuro dove Inzaghi non ne farà parte. Io anzichè l’allenatore cambierei buona parte della rosa, e della dirigenza nerazzurra e proverei a continuare con Inzaghi, che è un tecnico che come tutti deve crescere può allo stesso tempo valorizzare la rosa. Il ritorno di Conte consentirebbe all’Inter di tornare a vincere sicuramente almeno in Italia, ma dopo 2 anni torneremo a parlare di questi discorsi, ovvero che arriva un tecnico emergente che verrà criticato”

Siamo quasi alla fine della stagione dell’Inter, se tu dovessi fare un bilancio e analizzare i giocatori della rosa chi ti ha deluso di più, e chi invece ti ha sorpreso e che non ti aspettavi lo facesse?

“Chi mi ha più deluso direi senza dubbio Barella, dal quale certamente mi aspettavo senz’altro molto di più visto che è un centrocampista molto forte, che non ha dato il 10 su 10 ma nemmeno l’8 su 10. Per quanto riguarda Onana non mi ha sorpreso, perchè lo seguivo e lo conoscevo bene, non sono stato deluso da Lautaro perchè secondo me non è un cecchino e che ha bisogno di un partner d’attacco che lo supporti al meglio. Coloro che mi hanno invece piacevolmente sorpreso sono stati Federico DiMarco e Acerbi, in particolare il giocatore ex Lazio visto che gli ultimi due anni nella capitale sono stati per lui in fase discendente, ed è secondo me uno dei migliori della rosa e lo confermerei.

Delle partite dell’Inter giocate quest’anno, qual’è quella che se potessi tornare indietro ripeteresti per ribaltare il risultato, e quale invece rivivresti?

“Tra i match che se fosse possibile ripeterei, potrei citare ad esempio la sconfitta contro lo Spezia che secondo me è un match che se lo giochi 100 volte lo vinci 101, cosi come le gare contro Monza, Sampdoria e Empoli. Quella che invece rivivrei? Senza dubbio quella con il Barcellona, che è stato un match che è stata la svolta stagionale dell’Inter e che gli ha permesso di fare diversi risultati utili anche in campionato interrotti nel match contro la Juventus, ha inoltre visto nascere il nuovo ruolo di Calhanoglu, che contro la Roma fù invece occupato da Asslani.”

Cosa rimproveri ad Inzaghi in questi due anni, e cosa invece elogi del tecnico piacentino?

“Inzaghi ribadisco è un allenatore giovane che deve crescere, e a questo non c’è mai una scadenza secondo me, cosa gli elogio? Beh direi l’educazione, il suo non essere polemico nonostante il clima difficile all’Inter, è un grande lavoratore che ha dato un identità alla squadra che raramente secondo me ha sbagliato l’approccio ai match. Cosa gli rimprovero? La poca reattività durante le partite, e poi la comunicazione anche se all’Inter è difficile visto che non c’è qualcuno che sia della società o della stampa che difende l’allenatore, e quindi si difende da solo”

Come è nata la tua passione per l’Inter, che ti ha portato a scriverci come giornalista? Qual’è stata la prima partita che hai visto?

“La mia passione per l’Inter nasce grazie alla mia famiglia ovvero a mio nonno e mio padre che ne erano tifosi accaniti. In molti dicono che una passione per la squadra dimunisce mentre io rispondo sempre che non è assolutamente vero anzi aumenta sempre di più. Io sono interista da quando avevo 5 anni, ma la prima partita che io ricordi nonostante fin dalla tenera età le ho viste è quella contro il Verona che vinse lo scudetto nel 1985, che segnò Altobelli”

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