ESCLUSIVA – De Marinis: “Il derby? La chiave del match sarà arginare le incursioni di Leao”

 In Interviste Esclusive

Dopo una fase di stagione in cui l’Inter non riusciva a essere costante sia nei risultati che nelle prestazioni in campo, la formazione di Inzaghi è riuscita ad aggiustare la situazione e rimettersi in corsa per la prossima Champions, e ad avere un bel piede nella finale di Istanbul. Domani i nerazzurri ripartono dal 2-0 a favore della gara d’andata e non possono permettersi di sottovalutare l’impegno se vogliono giocarsi la coppa il prossimo 10 Giugno. Che match dovranno aspettarsi i tifosi nerazzurri? Ai microfoni di Passionecalcio.eu ha parlato a riguardo Davide De Marinis, il quale in occasione dell’uscita del suo ultimo singolo “Country Dance”, rilascia queste dichiarazioni.

Venerdì è uscito il tuo nuovo singolo “Country Dance” e sta iniziando a essere già virale sui social, tanto da creare persino un balletto, ma come è nata l’idea di far nascere questo brano, cosa ti ha ispirato affinché ti venisse il desiderio di scrivere questo pezzo

“La canzone è nata un po’ per scherzo, e l’ho scritta per Johnny Ponta il quale ha avuto modo di ascoltarla tramite il mio produttore che è Paolo Agosta che è anche quello di Country Dance, e Johnny è stato colui che mi ha convinto a far nascere questo progetto, perchè il mio intento iniziale era quello di creare il testo da consegnare ad un altro artista che l’avrebbe cantata e prodotta lui . Il testo della canzone l’ho scritto a casa, ho preso la chitarra e sono uscite le parole e la conseguente melodia che possiamo ascoltare su Youtube, la collaborazione inoltre di un grande attore come Enzo Salvi, con il quale condivido lo stesso manager ha dato quel tocco di ironia e di successo a questo splendido lavoro, le riprese del video sono state fatte in Trentino”

Nel cast del video di questa canzone c’è anche un grandissimo attore quale Enzo Salvi, come sei riuscito a convincerlo a lavorare nel progetto? C’è qualche curioso retroscena a riguardo che vuoi raccontare?

“Io ed Enzo come ho detto prima abbiamo lo stesso agente, ci siamo parlati sia con Angelo Blundo e sia con lui con il quale c’è un enorme stima reciproca, e ad Enzo è piaciuta tantissimo l’idea di unirsi a noi per far nascere questo progetto di Country Dance. Un Aneddoto? Il più simpatico che mi viene in mente è lo scherzo che mi hanno fatto il 1 Aprile, dove mi hanno fatto credere che buona parte del materiale  del video era andato perso, e li sono andato veramente in crisi, perché perdere tutti i file del video sarebbe stato tragico, poi però ci abbiamo riso sopra ed è stato molto divertente, anche se a primo impatto la paura era tantissima”

Diversi cantanti dalla grande fama, decidono di mettersi in gioco collaborando con artisti giovani, tipo la Berti o Morandi, tu faresti mai una scelta del genere o la definisci un salto nel vuoto? Cosa pensi di questi giovani cantanti che fremano affinche arrivino subito al successo e non affrontano la gavetta come magari hai fatto tu?

“Assolutamente si, io sono una persona che non dice mai di no a nessun tipo di progetto e collaborazione e amo molto scoprire e conoscere cose nuove, sono uno “Yes Man”. Lavorare coi giovani mi entusiasmerebbe, visto che mi è già capitato con Endi per Piove a Dirotto, con chi mi piacerebbe fare un duetto o lavorare dei cantanti emergenti? Beh con Elodie anche se non è una cantante emergente ma un artista completa ed internazionale e molto sexy, insieme ad Annalisa, però Elodie ha qualcosina in più secondo me. I giovani di oggi secondo me non tutti hanno questa smania di essere subito protagonisti e di non fare la gavetta, io direi un 50 e 50 perché molti secondo me o per la mancata possibilità o per scelta fanno ancora la gavetta e sgomitare per ottenere il successo, è anche vero che i social hanno inciso sulla mentalità dei ragazzi, però non tutti sono cosi, e se potessi essere un insegnante in un talent consiglierei loro di esser se stessi, di esprimersi bene e di crederci sempre”

L’Inter dopo una fase della stagione in cui viveva un periodo molto delicato, sta ritrovando continuità sia in campionato che in Champions tanto da aver messo in chiaro la sfida con il Milan, a chi attribuiresti il merito? al coraggio di Inzaghi, alla volontà della squadra o entrambe?

“Secondo me avere stimoli per raggiungere determinati obiettivi ha inciso nella mentalità della squadra, e poi l’Inter ha giocatori di grandissimo livello e una rosa elevata per arrivare seconda ad esempio in campionato. A mio modo di vedere questa risalita dei nerazzurri nasce per volere di tutti ossia allenatore e giocatori, e poi se Inzaghi è definito il re di coppe ci sarà un motivo no? E’ un tecnico che nonostante la sua pacatezza, la sua educazione e la sua eleganza, dimostra di essere in grado di saper fare delle scelte importanti come ad esempio far coesistere Brozovic e Calhanoglu insieme, oppure la scelta di inizio anno di mettere Onana titolare, oppure insistere nei match decisivi con Dzeko-Lautaro, e nel derby è stata una scelta vincente, anziché Lukaku”

Riguardo il derby di Champions contro il Milan, secondo te quale è stata la chiave della sfida di andata e quale sarà per il match di ritorno? Se tu fossi Inzaghi dove andresti a concentrarti tatticamente per mettere in crisi Pioli considerando che deve rimontare?

“La chiave della vittoria dell’Inter è stata senza alcun dubbio la convinzione di potercela fare, perché la squadra è stata bella e massiccia e concreta. Per quanto riguarda domani io fossi Inzaghi non cambierei assolutamente nulla nella formazione e lascerei tutto cosi come è stato impostato mercoledì , anche sotto il punto di vista tattico sapendo che il Milan dovrà rimontare, mi piacerebbe magari vedere le tre punte ovvero Dzeko-Lautaro-Lukaku ma non credo possa accadere . L’unica cosa che magari eviterei sono le incursioni di Leao che sarà determinate domani sera per i rossoneri e nella gara d’andata si è sentita la sua assenza, nulla da togliere alla grandissima prova dei ragazzi di Inzaghi che partono nettamente favoriti”

Il tabellone delle semifinali vede contrapposte le due milanesi e l’altro lato City e Real Madrid, ti chiedo le due italiane tatticamente e nello stile di gioco sono ancora cosi lontane da queste due corazzate? Se tu potessi scegliere qualora l’Inter andasse in finale, chi ti piacerebbe affrontare e che reputi che con i nerazzurri sia alla pari

“Inizio col dire che sono molto contento che le due italiane non siano capitate contro queste due grandi corazzate europee, in modo da poter avere in finale una di loro sicuramente. A mio modo di vedere sia Inter che Milan sono ancora un pochino lontane sia da City che da Real, perché sono club abituati a  questo tipo di sfide. Chi vorrei in finale se l’Inter si qualificasse? Il Real Madrid, anche se la finale secondo me è una gara secca in cui può veramente succedere di tutto anche delle sorprese”

L’Inter secondo te alla luce della prestazione nel derby d’andata deve mangiarsi le mani per non aver incrementato il vantaggio, considerando che i gol fuori casa non valgono più doppio, oppure ti senti di dire che il risultato possa lasciare tranquilla la squadra per il ritorno?

“La vittoria qualsiasi risultato sia non può assolutamente lasciare l’amaro in bocca alla squadra, anche perché l’Inter ripeto ha fatto una straordinaria partita martedì e quindi non deve avere rimpianti, certo è chiaro però che se fosse entrato il palo di Calhanoglu si parlerebbe già di finale per la squadra di Inzaghi. La cosa importante è che la squadra non pensi già di avercela fatta, domani sarà il secondo tempo di questo derby e deve pensare che si riparte dallo 0-0 ma sono convinto che Inzaghi e i suoi riusciranno ad affrontare il match con la testa giusta”

Nonostante l’Inter abbia messo al sicuro il posto Champions, ma non ha ancora la certezza matematica, per conquistarla deve affrontare ancora l’insidiosa trasferta di Napoli. Ti aspetti un Napoli con la pancia piena e che quindi i nerazzurri considerando le energie che spenderà con il Milan, possano giocarsela, oppure la volontà degli azzurri di far bella figura al Maradona inciderà?

“Da tifoso mi auguro abbia la pancia piena che l’Inter possa portarsi a casa la partita, ma io credo che una delle ultime gare in casa della squadra di Spalletti, sicuramente vorrà fare un ottima figura e sarà un grande match. L’Inter è vero che contro il Milan spenderà moltissime energie, ma se gioca come sa io credo che non solo batta gli azzurri ma anche le altre squadre che rimangono”

Tornando al tuo nuovo singolo, abbiamo citato prima Enzo Salvi con cui hai collaborato senza dimenticare Jonny Ponta, ma se avessi potuto scegliere un giocatore dell’Inter, a chi avresti fatto cantare o ballare la Country Dance?

“Per la canzone sceglierei Onana, che secondo me è una persona molto allegra e positiva e la sua solarità e contagiosa per chi gli sta attorno, e poi è un giocatore che adoro per la sua personalità, e trasmette molto ottimismo, ed ha un bel viso che in video senz’altro starebbe benissimo. Poi un altro a cui proporrei di cantare o di ballare la canzone è Lukaku essendo anche lui un carattere molto simpatico, insieme a Lautaro e Barella”

Uno dei protagonisti di questa rimonta Champions dei nerazzurri è senz’altro Lukaku, il quale però ha il futuro in bilico, fossi Marotta rinnoveresti il prestito del belga, oppure ripartiresti da un nuovo attaccante e se si da chi? L’Inter il prossimo anno deve ripartire ancora da Inzaghi o le 11 sconfitte sono una ferita troppo profonda da poter curare?

“Assolutamente si, specialmente se il giocatore continua a rendere in maniera cosi costante e decisiva come sta facendo ora, e poi all’Inter serve un giocatore di peso e di spessore in avanti visto che nella rosa non lo ha, e Romelu ha tutte queste caratteristiche, visto che Inzaghi non potrà alla lunga fare affidamento su Dzeko al quale auguro altri 3/4 anni ad alti livelli ma l’età anagrafica ha un suo peso e quella del giocatore bosniaco è alta visti i 37 anni. Inzaghi? Ripartirei da lui senza dubbio e dimenticherei le 11 sconfitte, che sono d’accordo che sono tantissime ma se vinci la Champions o arrivi in finale non se le ricorda più nessuno e si pensa solo a questo grande traguardo raggiunto. Vincere il campionato ha la sua importanza ma l’emozione di giocare la finale di Champions League ha un fascino totalmente differente secondo me”

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