ESCLUSIVA – De Marinis: “Skriniar? Chiunque avrebbe fatto la sua scelta”

 In Interviste Esclusive

La vittoria contro il Lecce rilancia l’Inter di Inzaghi che blinda temporaneamente il secondo posto e dimentica l’amara sconfitta di domenica scorsa contro il Bologna. In casa nerazzurra la società e in particolare i tifosi si interrogano su come sia possibile che la formazione di Inzaghi, alterni prestazioni sublimi a sconfitte che pesano non solo sul morale ma anche sulla classifica, usando come capro espiatorio Simone Inzaghi, ma il tecnico piacentino è davvero l’unico responsabile? Ai microfoni di Passionecalcio.eu interviene a riguardo il cantante Davide De Marinis, il quale parla anche del suo singolo “Piove a dirotto” scritto in collaborazione con il rapper Endi:

E’ da poco uscito il tuo singolo “Piove a dirotto”, descrivi ai lettori del sito che magari non hanno avuto modo di ascoltarlo, di cosa parla e come è nata l’idea di far nascere questo pezzo. L’avresti portato a Sanremo qualora avessi partecipato quest’anno?

Piove a dirotto è stato scritto a quattro mani insieme ad un rapper che si chiama Endi, il quale mi ha corteggiato affinché collaborassi con lui per la nascita di questo brano. La cosa che mi ha particolarmente colpito, e che di conseguenza mi ha dato modo di accettare di collaborare con lui è stata la melodia di questo pezzo, in cui traspare emozione. In questo testo parliamo di due esperienze amorose diverse che abbiamo vissuto nella nostra vita, e la sua voglia di volerlo incidere e renderlo al meglio mi ha convinto a scriverci qualcosa anche a me. Se fosse stato adatto per Sanremo? Io penso proprio di si anche perché è un testo che avrebbe avuto tutte le caratteristiche adatte per concorrere con gli altri brani, e poi anche i giusti arrangiamenti, nella melodia poi c’è anche il violino quindi sarebbe stato perfetto”

Un artista considera i suoi brani tutti allo stesso modo e belli, ma se dovessi fare un rewind della tua carriera qual è quella canzone che nel tuo cuore dici “Questa è la migliore”?

“Io ho a cuore tutti i brani che ho scritto, ma se dovessi dirne uno al primo posto metterei Chiedi quello che vuoi, che è una canzone che mi ha dato modo di andare a Sanremo ed è molto estiva che suono anche spesso nelle mie serate. Dietro ci metterei Naturale, che è un testo che ho scritto durante la mia partecipazione ad Ora o mai più dove  avevo come coach Fausto Leali, e poi direi Troppo Bella anche se in quel periodo in cui l’ho scritta ero molto malinconico però è nel mio cuore, e Piove a dirotto.

Sono passati 24 anni da quando è iniziata la tua carriera, se dovessi darti un voto quale ti daresti? Cosa direbbe Davide che ha scritto Piove a dirotto al Davide di Troppo bella, e cosa è rimasto di quel giovane autore di quella canzone di 24 anni fa?

“Se dovessi darmi un voto direi 7, perché secondo me ho ancora molto da dire, perché come direbbe la celebre canzone “Si può dare di più”. Cosa direi oggi a quel Davide di 24 anni fa? Beh di crederci sempre in quello che fa, e di non arrendersi mai e di non essere malinconico perché come ho detto in precedenza, in quel periodo li della mia vita non ero molto felice. Cos è rimasto di quel giovane ragazzo? Il piacere di scrivere sempre, amo molto creare brani anche da una singola parola che sento che mi entra nella testa e ci vado a creare un pezzo”

Due dei tuoi brani rappresentano pienamente l’attuale stagione dell’Inter, e ti chiedo come è possibile che la squadra di Inzaghi passi da essere “Troppo Bella” come ad esempio in supercoppa contro il Milan, e nella domenica successiva “Piove a dirotto”?

“Beh questo è un bel dilemma, perché la squadra è ritornata ad essere la Pazza Inter che ti da enormi gioie come appunto le vittorie contro le grandi squadre come il Milan, poi però va a perdere contro il Bologna, ma una squadra che vuole puntare ad alti obiettivi non se lo può assolutamente permettere di fare, con tutto il rispetto per la formazione di Thiago Motta che è comunque una buonissima squadra.”

Sei d’accordo con i tifosi che dicono che quando l’Inter vince è merito dei calciatori in campo, mentre quando perde è solo responsabilità di Inzaghi? Cosa scatta nella testa dei calciatori in una partita secca rispetto al campionato secondo te?

“Assolutamente no, perché quando si vince il merito è di tutti ma anche quando si perde. Se volessimo entrare nello specifico che sia una vittoria o una sconfitta, i meriti o le colpe vanno al 60 % ai calciatori visto che loro scendono in campo, il 30 % al mister, e il resto alla dirigenza. In questa Inter la differenza del rendimento tra il campionato e le coppe e di conseguenza le partite secche sta nel fatto, che in quelle partite il calciatore sa benissimo che ha un solo risultato nella testa, e poi sono match che si preparano da soli vista l’enorme importanza. Per quanto riguarda il campionato, visto che si hanno addirittura due risultati su tre il rendimento cambia perchè magari si è convinti di poter recuperare. Ad Inzaghi manca secondo me la vittoria di uno scudetto, qualora accadesse e spero succeda con l’Inter, penso che diventerà veramente un allenatore top essendo poi ancora giovane, perché gli consente di avere ancor più credibilità”

In questi ultimi giorni circolano diversi nomi per la panchina dell’Inter qualora Inzaghi non venisse confermato, per te il tecnico merita una conferma oppure sei anche tu consapevole che la società deve voltar pagina?

“I nomi degli allenatori accostati all’Inter sono molti, tra cui Mourinho e Conte che sono la storia di questo club in un modo o in un altro essendo stati entrambi vincenti. Io penso che Inzaghi meriti un altra occasione, anche perché penso che non è facile per un allenatore lavorare pensando che ci sono altri colleghi pronti a prendere il suo posto, le prestazioni della squadra sono anche convincenti, e poi se vincesse la Champions andrebbe nell’olimpo, e avrebbe un sapore diverso rispetto a Mourinho perchè rispetto a tredici anni fa questa sarebbe inaspettata”

La sconfitta del Napoli contro la Lazio è un incidente di percorso oppure per l’Inter nonostante il -15 ci sono delle piccole possibilità di rimonta? La differenza tra le due squadre sta nell’esperienza di Spalletti?

“No non credo la distanza è troppo ampia nonostante la sconfitta degli azzurri e quindi è troppo difficile che l’Inter possa recuperare terreno sulla squadra di Spalletti. Ho avuto modo di vedere la sintesi della gara dei partenopei contro la Lazio, e nonostante la sconfitta sono stati comunque sul pezzo e sono una squadra fortissima. La differenza tra Inter e Napoli sta nell’esperienza di Spalletti? Credo proprio di si anche perchè è un tecnico che negli anni ha saputo avere la capacità di cambiare a livello di formazione, di gioco ecc”

Abbiamo citato prima due nomi accostati all’Inter qualora Inzaghi lasciasse ovvero Mourinho e Conte, ma qualora uno dei due riuscisse a tornare, che squadra troverebbe rispetto a quella che ha lasciato? Ti aspettavi un rendimento del genere di Lukaku? 

“Sono due allenatori fantastici, però secondo me ci sarebbe una differenza nel ritorno di uno o dell’altro. Per quanto riguarda Mourinho, il portoghese troverebbe una squadra totalmente diversa rispetto a quella che aveva lasciato tredici anni fa, e poi anche lui stesso è cambiato in questi anni. Per quanto riguarda Conte, il suo sarebbe un ritorno a casa dove ritroverebbe Lukaku che con lui rende al massimo. Le prestazioni di Lukaku? E’ chiaro che il suo ritorno non ha inciso nelle gerarchie dell’Inter, il belga ha auna stazza fisica che ha bisogno di tempo per poter rendere al meglio e l’esperienza al Chelsea e il suo infortunio ha rallentato la sua stagione. Se fosse per me lo terrei, però al tempo stesso mi fido di Inzaghi”

Come ogni anno nell’Inter a tenere banco è anche la situazione legata ai rinnovi di contratto, qualora tu fossi Marotta e fossi in sede, a chi rinnoveresti per primo il contratto? Per te l’Inter si pentirà di non aver rinnovato con Skriniar, e ci sono delle analogie con Perisic?

“Il primo giocatore che chiamerei di corsa a firmare è senza dubbio Lautaro Martinez, poi Barella e anche Calhanoglu e Bastoni. Il periodo dei rinnovi penso che sia il peggiore per un dirigente però, perché devi fare una scelta su quel calciatore e allo stesso tempo far quadrare i conti societari, e in questo Marotta è bravissimo ma non mi metterei mai nei suoi panni. Un consiglio che direi ai tifosi è quello di non affezionarsi ai calciatori, perché la cosa principale sono tifare i colori della maglia della squadra per cui si tifa, quindi la rabbia verso il mancato rinnovo di Skriniar non serve. A queste persone gli direi, ma voi al suo posto se vi avessero dato di più non avreste accettato? E quindi il ragazzo si è trovato di fronte a questa scelta, nonostante il rischio di diventare uno dei tanti, se trovo analogie con Perisic? Direi di no anche se pure per lui mi era dispiaciuto molto”

Se dedicassi una delle tue canzoni ad un calciatore dell’Inter, per chi lo faresti? Quale dei tuoi brani attribuiresti ad Inzaghi?

“Il giocatore a cui dedicherei una mia canzone che ho scritto penso sarebbe Lautaro, e gli attribuirei Chiedi quello che vuoi, per il fatto che noi tifosi chiediamo oltre che alla squadra di vincere come fanno tutti del resto, ma in particolare al giocatore argentino chiediamo di rendere al massimo e lui riesce sempre a soddisfarci sempre, e anche se non segna riesce sempre ad incidere. Inzaghi? Senza dubbio Troppo Bella perché  il suo gioco rende la squadra veramente bella da vedere”

Cosa ti auguri per il tuo futuro, e cosa ti auguri per quello dell’Inter?

“Per il mio futuro mi auguro di continuare a fare televisione, di scrivere e creare nuova musica che mi diverte e che mi da tanta energia. Per quello dell’Inter? Beh senza dubbio quello di vincere più trofei possibili quest’anno, ormai lo scudetto penso sia impossibile visto il rendimento che sta avendo il Napoli, però vincere la Coppa Italia e alzare la Champions sarebbe fantastico”

 

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