ESCLUSIVA – Giulia Molino: “Il giocatore su cui punterei quest’anno per il Napoli è Lukaku, ecco perchè”
Dopo l’amarezza e la delusione per la stagione scorsa in cui ha visto passare anche tre allenatori, il Napoli riparte forte quest’anno dando un messaggio alle rivali nel segno di Antonio Conte, e scatta in automatico proprio per questo motivo il paragone con la stagione trionfale targata Spalletti. Ma che analogie ci sono a livello emotivo tra le due squadre? e quale fra i due tecnici? A rispondere a questi due quesiti e non solo è intervenuta a Passionecalcio.eu telefonicamente la cantante e attrice teatrale del musical “Mare fuori” Giulia Molino, la quale parla anche dello spettacolo teatrale diretto da Alessandro Siani
Volevo iniziare partendo dal musical Mare fuori di cui tu fai parte del cast diretto da Alessandro Siani, di cosa parla lo spettacolo teatrale e qual è il tuo personaggio all’interno della rappresentazione? Quale è stata la tua reazione quando ti proposero di far parte di questo cast, e quindi di conseguenza di lavorare a stretto contatto con un gigante del cinema italiano quale è Alessandro Siani e se puoi anticipare qualcosa della seconda parte del musical che avverrà in scena
“Mare Fuori è un musical diretto dalla regia di Alessandro Siani, nel quale si racchiude il grande successo delle quattro stagioni televisive e streaming e io interpreto il personaggio di Crazy J e mi è piaciuto tantissimo interpretarla per il ruolo che aveva all’interno della storia. Mare Fuori è un musical che consiglio di venire a vedere per il semplice fatto che si trascorrono un paio d’ore molto divertenti accompagnate da un ottima musica. Come reagì quando venni presa per far parte del cast? Io sono una persona che ama moltissimo le sfide, e questa era una di quelle e che mi intrigava tantissimo perchè il teatro e la recitazione sono una realtà totalmente opposta dalla mia che nasco come cantante, ma l’ho voluta accettare subito questa nuova avventura che inizialmente proprio perchè non è il mio ramo professionale classico mi spaventava, ma grazie anche ad un grande gruppo di lavoro spettacolare sono riuscita ad amare sempre di più questa nuova realtà e l’unione e la sintonia che abbiamo avuto tra di noi è stata l’arma vincente per rendere questo musical un vero successo. La seconda parte inizieremo a metterla in scena dal 26 Ottobre e partiremo da Modena e ci saranno tante curiosità e novità molto interessanti”
Mare fuori è una serie dal successo pazzesco che ancor’oggi tiene incollati milioni di telespettatori sia sulla Rai che su Netflix, ecco questi dati televisivi e streaming cosi importanti sono stati un problema per voi ragazzi del cast del musical inizialmente perchè avevate il peso del successo della serie tv, oppure era una carica e motivazione in più perchè avevate la leggerezza di pensare di non aver nulla da perdere?
“Beh la paura iniziale c’era perchè Mare Fuori è un mostro sacro delle serie Tv e lo dimostrano i numeri che ha fatto fin dalla sua prima stagione, e poi la cosa che mi colpì tantissimo furono tutte le rappresentazioni che lo riguardavano che siano tatuaggi, o figurine o immagini. Personalmente portare in scena questo musical che riguardava questa serie di grande successo ha portato grande carica e molta adrenalina, e gran voglia di voler fare bene sul palco per avere una volta terminata ogni data teatrale la consapevolezza di aver appassionato il pubblico perchè il teatro è cosi o deludi o trascini la platea con gioia ed energia, e posso dire con certezza e per fortuna che noi siamo riusciti a fare alla grande la seconda notandolo con il grande affetto della gente che aveva per noi”
La realtà di un palco per un cantante o per un attore di teatro è nota, ma quali sono le differenze che hai notato tu a livello personale? Avete fatto moltissime date in giro per l’Italia a partire dalla tua Napoli, personalmente qual è stato il momento in cui avevi finalmente capito che questo lavoro che stavate portando in scena stava diventando un successo importante?
“Io fin dai miei inizi mi sono trovata per qualsiasi kermesse canora che ho fatto sul palco da sola, che sia per poche persone o per tante persone mentre invece a teatro si lavora in gruppo e quindi la differenza importante che ho trovato è che le ansie e le paure che si hanno prima di un esibizione sono vissute in maniera opposta perchè a teatro le condividi con il gruppo e quindi riesci a superarle molto rapidamente perché le condividi con gli altri e ti confronti con chi lavora con te, quando invece canti è diverso perchè lo elabori di più e lo fai con te stessa, e poi a teatro ero talmente a mio agio che la pressione e l’ansia del pre spettacolo svaniva e accantonavo tutto ed ero super concentrata a fare bene. Il momento in cui avevamo capito di avercela fatta e che stava andando bene è stato in due città del Nord ossia Milano e Torino, perchè c’è sempre questa vecchia leggenda del fatto che il Sud non è ben visto dal Nord e essendo Mare Fuori una serie del sud la paura era quella, invece la gente ha apprezzato tantissimo e siamo stati contenti”
Qual è il momento più iconico di questo tour che ti rimarrà sempre indelebile e nel cuore e qual è la scena del musical che ti è rimasta più nel cuore e che ti ha fatto riflettere visto che Mare Fuori tratta di temi forti e importanti?
“Beh senza dubbio la cosa che mi porterò sempre nel cuore è stata l’affetto che abbiamo avuto noi del nostro gruppo, eravamo come ho detto molto uniti e coesi al tal punto che ci vedevamo anche al di fuori del lavoro, io poi sono una persona che vive di vibrazioni umane e di energia positiva che è fondamentale per questo lavoro e mi ha aiutato tantissimo per reggere questi ritmi. La scena più iconica è stata quella che ha visto protagonista Viola interpretata in maniera splendida dalla mia amica Bianca Moccia, dove si sono toccati temi importanti tra cui quello sulla salute mentale”
Quando tu lasciasti Amici nella serata finale dicesti una frase importante ovvero “Io amo la mia musica quindi spero che un giorno possa arrivare a quante più persone possibili” a distanza di 4 anni e facendo un bilancio sul tuo percorso che stai facendo, cosa ti senti di dire a quella Giulia che disse quella frase speranzosa per il suo futuro?
“Mi sento di dirle che è riuscita a raggiungere questo suo obiettivo, nonostante delle problematiche esterne che hanno rallentato un pochino la produzione di nuova musica ma che sta per tornare in programma il più presto possibile. Ma la cosa che mi ha fatto capire bene di aver raggiunto a pieno il mio obiettivo è l’affetto della gente verso di me e lo noto quando sono in giro per strada, nel momento in cui vogliono fare una foto o mi riconoscono e mi riempiono di complimenti che mi fanno sempre emozionare essendo io una che vive come ho detto di vibrazioni umane, e quindi sono felicissima di aver trasmesso molto alle persone che mi seguono e che da sempre mi hanno sostenuta sia nel successo canoro che anche in quello teatrale con il musical mare fuori”
Guardandoti indietro e ripercorrendo il tuo percorso formativo e lavorativo cos’è che rifaresti di ciò che hai fatto e cos’è che non rifaresti e se col senno di poi era questa la strada che immaginavi per te una volta uscita da Amici oppure sei pignola a tal punto da criticarti qualcosa? Se facesti adesso il programma, faresti di nuovo quello che ha fatto la Giulia di 4 anni fa o modificheresti qualcosa considerando anche che non avresti nemmeno più l’incognita Covid che per voi fu un problema in quel anno
“Io sono una persona molto autocritica, inizialmente mi lancio nelle nuove avventure che la vita mi presenta per poi pensare e riflettere e magari capire se la scelta che ho fatto è stata la più giusta. Fondamentalmente però sono sicura nel dire che non cambierei assolutamente nulla di quello che ho fatto fino ad ora, e anzi rifarei tutto e anche le scelte che ho preso lungo questo tragitto. Amici? Se lo rifacessi oggi non cambierei neanche li neanche una virgola di come è andata e rifarei esattamente tutto nonostante sia stata riconosciuta sempre come una di quelle che piangeva sempre dalla mattina alla sera, ma quelle erano emozioni che esternavo ed ero vera perchè vivo di emozioni forti che siano gioie oppure no, e anche al di fuori delle telecamere io sono esattamente cosi”
Come è nata la tua passione per il Napoli e quale è stato il personaggio che te ne ha fatto innamorare che sia calciatore o allenatore, di cui magari ne eri fan? Scriveresti un brano dedicato al Napoli e come si intitolerebbe nel caso in cui la squadra di Conte riuscisse a vincere lo scudetto quest’anno?
“La passione per il Napoli mi è stata trasmessa da mio padre, il quale essendo un classe 56 ha vissuto a pieno in particolare gli anni d’oro del club azzurro quando c’era Maradona, che incantava con le sue giocate ma era un personaggio iconico per la sua personalità, e notai questa cosa anche con video vecchi che vidi con mio papà. Io non vivo a Napoli ma ogni volta che ci vado e visito il murales del giocatore argentino rimango incantata da un amore enorme che ha la gente verso questo grande campione che ha sempre detto di sentirsi un figlio di Napoli, non essendo nativo invece della nostra città ma come noi abbiamo sempre nel cuore lui, anche lui ha sempre avuto nel cuore noi. Una canzone per il Napoli? Una per la città di Napoli l’ho fatta ed è Napules, per la squadra specialmente per la vittoria dello scudetto ancora non saprei”
In molti mettono a confronto il Napoli di Conte e l’avvio di stagione che ebbe la squadra tricolore di Spalletti, ti chiedo sotto l’aspetto delle emozioni specialmente per voi tifosi, che analogie trovi tra le due squadre, e in cosa sempre a livello emotivo specialmente per te trovi simile in Conte e in Spalletti?
“L’anno scorso è stato visto che venivamo da un trionfo importante quale lo scudetto, un anno deludente e lo dico più che dal punto di vista tattico ma dal punto di vista emotivo, infatti io le ultime partite non le seguivo perchè rimanevo delusa dal vedere una squadra disunita, e senza voglia di combattere ed era un colpo al cuore vedere le partite con poco brio da parte della squadra azzurra, noi tifosi potevamo fare mille supposizioni e mille idee su quali potevano essere le ragioni ma la realtà non la sapremmo mai. Spalletti e Conte? La loro similitudine è la testardaggine, e la loro voglia di combattere e di far rendere al meglio la squadra e anche il tecnico salentino è entrato nel nostro cuore e lo abbiamo colto bene fregandocene del suo passato juventino, perchè l’importante per noi che non ci fai del male e non ci ferisci”
Se dovessi definire il Napoli di oggi con il titolo di una canzone anche magari una delle tue, quale useresti? Se potessi scommettere su un giocatore chiave/simbolo di quest’anno sul quale fare affidamento per la speranza della vittoria dello scudetto chi sceglieresti?
“Per definire il Napoli di oggi userei una delle mie canzoni che è Cchiù Fort’ che ho scritto insieme ad altri due bravissimi cantati quali Hal Quartier e Lele Blade alla luce anche di questo ottimo inizio di stagione che ha fatto fino ad ora la squadra, mentre il giocatore su cui punterei molto per questa stagione e che magari sia vincente direi senza dubbio Lukaku, il quale con la sua forza sta dimostrando da subito la sua voglia di mettersi in gioco e di fare benissimo per questa maglia”