ESCLUSIVA – Todaro: “Lautaro? E’ un ottimo attaccante ma non merita ancora il pallone d’oro”

 In Interviste Esclusive

E’ tempo di primi bilanci in serie A nella quale spicca l’avvio prorompente e netto del Napoli di Conte, il quale ha dato un segnale chiaro alle rivali e all’Inter campione d’Italia di Inzaghi, ma anche quest’anno gli episodi Var hanno fatto discutere nonostante si siano giocate poche partite. L’Inter quindi è ancora la più forte? Il Var a chiamata è una soluzione possibile da adottare?  A questi quesiti e non solo a Passionecalcio.eu ha risposto telefonicamente il ballerino di latino-americano ed ex insegnante di ballo di Amici e Ballando con le stelle Raimondo Todaro

Tu da giovanissimo prima di intraprendere la carriera importante e ricca di successi come ballerino avevi iniziato anche a fare il calciatore, cosa ricordi quel periodo e quale era il giocatore a cui ti ispiravi e che era un tuo idolo? Guardando i calciatori di oggi in tv hai mai pensato “cavolo adesso mi metto gli scarpini e gli faccio vedere come si fa?

“Io ho giocato a pallone da giovanissimo, e di quello che ricordo di quei periodi è che ero forte e mi piaceva un sacco giocare e mi divertivo moltissimo, poi però verso gli 8-9 anni ho iniziato a intraprendere il percorso da ballerino e il ballo e il calcio essendo due discipline opposte era difficile collocarle. Un altra cosa che mi ricordo del periodo in cui giocavo a calcio è che vennero a casa dei miei genitori a parlare con loro degli osservatori del Chievo Verona, e questa cosa la scoprì in un secondo momento più in la. I miei giocatori preferiti? A me piaceva tantissimo Baggio, e poi da piccolino seguivo con particolare piacere Batistuta, anche perchè mi incuriosiva molto la sua esultanza quando segnava ossia la mitraglietta. Se guardando i calciatori di oggi mi viene in mente di fargli vedere come si fa? No per il semplice fatto che non avendo poi proseguito, e intrapreso il percorso come ballerino le cose sono cambiate e non ho più giocato a pallone in maniera assidua e frequente eccetto nel 2013 in cui a Ballando ci fu l’anno che anziché fare l’edizione dopo 9 mesi venne fatta dopo 15, e ebbi modo di fare una preparazione con una squadra di eccellenza di mister Bianco”

Sei un grandissimo tifoso del Catania, come è nata la tua passione per la squadra siciliana e quale partita del club che ti è rimasta nel cuore e quale invece hai voluto dimenticare alla svelta? Considerando la situazione attuale della serie A la squadra di Toscano qualora fosse nel massimo campionato che ruolo avrebbe e se secondo te è presto per vederla realisticamente in serie A

“Le partite più iconiche che ho nel cuore del Catania sono quella con il Taranto, che valse per il club la promozione di categoria e il match finì 0-0, poi la roboante vittoria nel derby con il Palermo in cui ci fu la rete pazzesca di Mascara e poi la vittoria contro l’Inter del triplete nel vero e proprio nubifragio del Massimino per 3-1. Quella che invece mi ha fatto certamente più male è stata quella recente contro l’Avellino che stavamo vincendo 2-0 e siamo stati raggiunti sul 2-2. Che ruolo avrebbe il Catania? Ad un amico dopo la partita con  il Benevento ho detto che la squadra per me sale di categoria sicuro, ma per la serie A con questa rosa che ha a disposizione è difficile poter dire che ruolo potrebbe avere perchè è complesso giudicare giocatori che ora giocano in C con gente che gioca in A, certo se proprio devo esprimere un mio parere a riguardo direi che non lotteremo per la salvezza e faremo magari come squadre come Como e Parma che se la giocano”

Per quanto riguarda la serie A alla luce di queste prime giornate di campionato, consideri nonostante l’avvio forte del Napoli di Conte ancora l’Inter la più forte oppure la squadra di Inzaghi deve fare attenzione alle rivali? Quale squadra ti intriga seguire del massimo campionato e quale invece fai fatica perchè prevale la rivalità calcistica?

“Secondo me l’Inter è ancora la più forte ed ha una rosa importante, ma l’ultimo weekend di serie A ha fatto capire ulteriormente che quest’anno il Napoli di Conte c’è, perchè anche se non ha giocato benissimo con l’Empoli ha comunque vinto con un rigore e quindi dimostra che per gli azzurri è l’annata giusta questa. Per quanto riguarda l’Inter, la squadra di Inzaghi è sempre li al vertice però a differenza del passato quest’anno non prevale sugli avversari e non li domina e ne è un esempio la partita di ieri risolta negli ultimi minuti da Marcus Thuram, in cui se i nerazzurri avessero giocato come l’anno scorso avrebbero stravinto contro lo Young Boys, poi c’è da dire anche che contro la Roma se non fosse stato per quella disattenzione di Zalewski il match sarebbe finito 0-0 quindi la squadra meneghina avrebbe avuto due punti in meno. La squadra che simpatizzo è la Roma, perchè piace molto a mia figlia e non vedo le partite della Lazio anche se la squadra di Baroni sta facendo bene quest’anno, mentre la Juve non mi convince moltissimo ma ha anche l’attenuante che ha parecchi infortuni che l’hanno colpita in queste ultime partite tra cui quello di Bremer. Se detesto la Juventus? No assolutamente no anche perchè avendo anche una famiglia juventina e in particolare mio padre non mi viene proprio e poi seguo le partite della squadra di Motta, ma anche quelle di quando c’era Allegri anche se le ultime non mi sono piaciute”

Lo scorso anno ad incantare in serie A fu il Bologna di Thiago Motta, ma ora il tecnico italo-brasiliano non riesce ad incidere ancora al meglio nella Juventus, tu fossi stato in lui avresti accettato una realtà cosi importante come la Juve e avresti lasciato Bologna, o ritieni questa decisione un salto nel vuoto?

“Thiago Motta ha fatto bene ad accettare l’incarico della Juventus e io al suo posto avrei fatto la stessa cosa avrei accettato subito, anche perchè non approdava in una squadra che aveva appena vinto la Champions ma in una realtà che aveva bisogno di ripartire e ricostruire un nuovo percorso. Certo a Torino essendo i bianconeri un club importante e di prestigio è normale avere delle aspettative in più che sia da una squadra che da un allenatore, ma se devo dire un parere sul lavoro che sta facendo l’ex tecnico del Bologna che comunque è ottimo e lo sta dimostrando, mi focalizzo su alcune scelte che lui fa che a mio modo di vedere sembra come se lui volesse fare una scelta da titolo di giornale e ne è un esempio Savona che mette in panchina Cambiaso, Weah per esempio che è un giocatore in forma ma non è sempre titolare, e poi c’è da rivedere l’atteggiamento della squadra con lo Stoccarda perchè se si è salvata con la Lazio in cui è stata brava a pressare per far in modo che i biancocelesti sbagliassero tanto da far nascere un autorete, con i tedeschi in Champions martedì è stata un disastro sotto tutti i punti di vista”

In un intervista che tu rilasciasti nel 2021 pre europei dicesti di temere la Francia e Mbappe, alla luce di come sono andate le partite di Nations League per te Francia e Italia si equivalgono o i transalpini hanno qualcosa ancora? 

“L’Italia a mio modo di vedere non ha nulla da invidiare a nessuno perchè ha un organico importante, Spalletti ha trovato in Retegui un ottimo centravanti per la fase offensiva, forse per la panchina se devo andare nello specifico c’è qualcosina da rivedere perchè confrontandole, la Francia anche le cosiddette riserve sono giocatori di qualità e proprio per questo non possono considerarsi riserve ma titolari aggiunti, ma anche chi non viene convocato è fortissimo, Deschamps quindi ha una rosa di livello veramente importante”

Lautaro merita secondo te il pallone d’oro e l’eventuale premio è anche merito del lavoro di Simone Inzaghi?

“Lautaro per me non merita il pallone d’oro, è un ottimo calciatore ma non lo considero ancora a livello di mostri sacri come ad esempio Vinicious il quale da solo martedì sera a risolto la partita contro il Dortmund, ma oltre in quella circostanza è un calciatore che sta dimostrando di essere a livelli stratosferici. L’argentino è un ottimo calciatore e Inzaghi sta facendo un grandissimo lavoro con lui, ma se dovessi scegliere chi preferisco dei due attaccanti dell’Inter dico Thuram, il quale è più impattante durante una partita e sa essere decisivo come dimostra anche il gol di ieri sera, mentre Lautaro ha bisogno che anche la squadra giri per poter essere ancor più determinante”

Molti calciatori hanno denunciato spesso il fatto che si giochi troppo. Secondo te stiamo andando verso uno sport in cui prevale il business e lo spettacolo, e quindi il mancato rispetto verso gli atleti, oppure come dice Spalletti effettivamente non si gioca davvero cosi tanto? Sei favorevole al Var a chiamata, o rallenta il gioco?

“Ha pienamente ragione il ct perchè per quanto guadagnano i calciatori dovrebbero giocare sempre anche 8 partite, i tennisti ad esempio giocano praticamente tutto l’anno anche match che durano moltissimo, e quindi è esagerata questa lamentela di dire che si gioca sempre e poi le rose delle squadre sono talmente ampie che non ci si deve porre il problema perchè magari un tecnico vede che quel calciatore gioca tanto, lo leva e per qualche partita viene sostituito. Il Var a chiamata? Io sono favorevole anche se venisse messo per i calci d’angolo figuriamoci se dico di no per quello a chiamata, quindi sono assolutamente a favore perchè deve essere un mezzo che deve aiutare l’arbitro affinché non si vedano episodi gravi come quello di Cagliari in cui la squadra di Nicola è passata in vantaggio in un azione in cui c’era un netto fallo per il Torino, e se si continua con questi errori gravi si falsa un campionato e le lotte per i vari piazzamenti di classifica”

In casa Roma è finito nel mirino dei tifosi Lorenzo Pellegrini, al quale è stata attribuita la colpa degli esoneri di Mourinho e De Rossi, tu da sportivo che consiglio ti senti di dargli e se trovi ingiusto accanirsi verso un singolo calciatore tra l’altro capitano

“Pellegrini è il capitano della Roma ed è romano ma in particolare romanista e quindi è la figura di riferimento della squadra giallorossa, ed è chiaro che se le cose non vanno bene il tifoso se la prende con il giocatore di riferimento in questo caso lui e sicuramente il ragazzo ne è consapevole di questa cosa. Quello che posso consigliargli è di cambiare marcia e di impegnarsi al meglio ad ogni partita, perchè ogni tifoso quando vede che un calciatore cambia atteggiamento in campo cambia parere su di lui, e non aspetta altro per poterlo fare e ne è felice di poter cambiare il proprio pensiero. L’idea che l’esonero sia dovuto a causa di un calciatore è difficile poter dire che sia quella perchè per allontanare un allenatore nascono una serie di situazioni che portano a questa decisione, e De Rossi per esempio nonostante le sole quattro partite è stato mandato via”

Alla luce di queste prime partite, sembra che nella capitale ci siano due situazioni opposte: l’entusiasmo in casa Lazio e la rabbia in casa Roma. Secondo te, in vista anche del derby che verrà, sono cambiate le gerarchie tra le due squadre oppure ritieni che sia presto per dirlo visto che la partita ci sarà a Gennaio?

“Beh in base a quello che si è visto fino ad oggi si la Lazio parte avanti rispetto alla Roma, perchè la squadra di Baroni sta dimostrando di avere idee più chiare ed ha stabilità mentre la Roma invece ha una situazione abbastanza delicata da fuochi d’artificio, ma come ogni derby anche quello romano è imprevedibile perchè magari adesso i biancocelesti hanno qualcosa in più ma magari quando si affrontano invece la Roma riesce ad avere la meglio, ne è un esempio la stracittadina di Milano in cui tutti erano convinti vincesse l’Inter e invece ha prevalso il Milan di Fonseca”

Cosa pensi riguardo il nuovo format della Champions che vedrà non più una fase a gironi ma una sorta di campionato? Questo nuovo format può regalare nuove sorprese riguardo la vincitrice finale e sulle possibili rivelazioni a torneo in corso, o saranno sempre le solite a prevalere?

“Il nuovo format della Champions  mi piace tantissimo perchè fin da subito si possono vedere partite dal grandissimo fascino e ricche di emozioni. Un outsider? Difficile poterlo dire perchè specialmente ora che i tornei sono più lunghi e ci sono più partite alla lunga i valori delle squadre usciranno fuori e quindi di conseguenza le classiche favorite prevarranno sulle altre e andranno lontano nel torneo” 

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