Inter, senti Adani: “Lukaku in difficoltà? La colpa è sia sua che di Inzaghi”

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Ai microfoni della Gazzetta dello Sport ha parlato Daniele Adani, il quale analizza la situazione in casa Inter soffermandosi in particolare su Lukaku: “ Lukaku non nasce campione, non ha la naturalezza dell’attaccante talentuoso, come può essere Dzeko, nei movimenti e nelle giocate. Il suo calcio non può prescindere dalla forma fisica e dal lavoro settimanale. Quando Lukaku sta bene, cresce anche in autostima e quindi nella tecnica, persino nel dribbling. Ma quando sta male, diventa un giocatore normale, che fatica

L’ex difensore prosegue aggiungendo: “Il rendimento sinora non arriva nemmeno vicino alla sufficienza, come negarlo? È chiaro che quando l’Inter ha riportato Lukaku a Milano, aveva in mente il trascinatore dei due anni in Serie A. Un giocatore capace di fare la differenza, almeno in Italia. Ecco, quel calciatore nel 2022-23 non si è mai visto. Anche se nelle ultime partite la predisposizione e la testa mi sembrano migliori.”

“La connessione speciale che si era creata tra Romelu e Conte fu la prima ragione che portò i nerazzurri allo Scudetto nel 2021. Ma, dietro quel feeling, c’era tantissimo lavoro sul campo. Lukaku era diventato il centro del gioco dell’Inter: condizionava gli avversari, mentre i compagni intorno si muovevano tutti in funzione di lui. Anche Lautaro, che oggi è salito di status, tra i trofei vinti con il club e il Mondiale con l’Argentina. Nell’Inter attuale meno…”

La colpa è di Inzaghi, Adani non ha dubbi: “Mi aspetto che anche l’attuale tecnico nerazzurro trovi il modo per incidere sulle performance di Lukaku. Come dico sempre, quando un giocatore di livello non rende secondo le attese, la colpa va condivisa anche con la guida tecnica. Mi piacerebbe che Inzaghi dicesse anche pubblicamente che tipo di lavoro vuole fare con il belga”

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