Roma, la carica e l’energia di Ranieri in conferenza: “Il mese di Dicembre ci dirà chi siamo veramente”
Alla vigilia della partita casalinga di sabato sera con il Lecce, in conferenza stampa Ranieri ha parlato della partita e non solo rilasciando queste considerazioni
Come stanno Dybala e Pellegrini?
“Pellegrini si sta allenando bene, questo per me è molto importante. È sereno e deve continuare così, poi deciderò di volta in volta. Dybala non è un giocatore di intensità, ma di qualità che si deve far trovare tra le linee al momento e posto giusto, riesce a soddisfare il volere dell’allenatore e della squadra. Adesso inizia il nostro campionato, dicembre ci dirà chi siamo e cosa vogliamo fare. Non ci sono partite facili, il Lecce è una squadra abituata a non mollare mai perché sta cercando la quarta, se non ricordo male, la quarta salvezza. Abbiamo visto che ha vinto a Venezia, ha pareggiato con la Juventus segnando al novantatreesimo, è una squadra che non molla mai. Ha giocatori validi, ha giocatori che sanno lottare, è arrivato un nuovo allenatore che ti vuole far giocare a calcio, per cui dobbiamo essere furbi, intelligenti, determinati, perché ogni palla sarà importante”
Che tipo di Roma deve essere?
“Io voglio una squadra che va in campo senza conoscere il nome dell’avversario. Una Roma determinata ogni volta. C’è un pallone va conquistato. Dobbiamo essere bravi contro una squadra che sa quello che vuole. Ha buoni giocatori e dobbiamo fare bene. Non dobbiamo vedere una squadra. Dicembre ci dice Roma chi sei e che vuole fare”
Pellegrini si è scaldato dall’inizio del secondo tempo contro l’Atalanta, quindi l’ha ritenuto idoneo ma non l’ha messo in campo. Non ho capito come si legano le due cose
“Lorenzo è un giocatore splendido da metà campo in avanti. invenzioni, ha tiro, ha senso del gol, senso dello smarcamento, sa fare passaggi gol e tutto. Si allenano tutti insieme perché io possa avere la possibilità di scegliere durante la partita qualsiasi giocatore. Non l’ho messo perché avevo bisogno di un giocatore box-to-box a lottare con quei tipi di giocatori che aveva l’Atalanta. Lorenzo lo reputo più un centrocampista da metà campo in avanti”.
Ha visto in questi giorni da tutta la rosa quella determinazione e intensità per approcciare in maniera giusta questo mese? Sta pensando ad un cambio modulo?
“Potrebbe essere, ma sicuramente non lo dico. Non do una chance in più all’avversario, per cui ecco perché mi riservo sempre la sera prima di pensare e decidere, sperando che sia la migliore soluzione per la squadra. L’intensità, per quanto abbiamo visto in campo, sia a Londra che contro l’Atalanta, quella è l’intensità con la quale si deve giocare. Quando riusciamo a fare degli allenamenti che dobbiamo spingere è quello che chiedo, perché se vedete io ho avuto pochi giorni da una partita all’altra per poter fare una settimana tipo e chiedere, però oggi hanno fatto un gran bel allenamento, hanno spinto, stanno entrando nelle mie idee. Non è facile quando dico che hanno cambiato tre allenatori o quattro in un anno, quattro con filosofie diverse di gioco e tutto. I giocatori sono delle spugne, però non è che tu al computer cambi una cosa, ne metti un’altra e tutto funziona, no? C’è chi reagisce subito, chi ha bisogno di più tempo per capire. Per me come tu ti alleni, giochi, per cui tutti i miei allenamenti sono a mille all’ora. Piano piano riusciranno a farlo anche in campionato, piano piano, ma ci dobbiamo sbrigare perché non a mia posta dico dicembre. Chi siamo? Dove vogliamo andare? Siamo noi i primi che ci dobbiamo dare queste risposte”
Come ha visto Dovbyk in questi giorni?
“Il ragazzo a me piace. A prescindere questo poi ha fatto veramente una lotta greco-romana con il suo marcatore, e devo dire che di duelli, tanti, è riuscito ad appoggiare, a dare punto di riferimento. Non sta bene, il ragazzo non sta bene, è influenzato, è riuscito a giocare con l’Atalanta, non so se ce l’avrò per il Lecce, così siamo limpidi e chiari, per cui dovrò pensare a un’altra cosa, sicuramente dovrò pensare, ci sto pensando perché non so se domani mattina si allenerà, come si allenerà, come starà”.
La Roma deve lottare per salvarsi?
“Io dico sempre che la classifica è lo stato attuale delle squadre. Lottiamo per uscire dalla bassa classifica. Io sono abituato a stare sia si qua che di là . Bisogna lottare sempre. Ho messo dicembre. Che dobbiamo fare? Io sono convinto che i miei giocatori risponderanno ai miei segnali”
Come stanno Hummels e Cristante? Tornerà anche Hermoso? in una possibile difesa a quattro, potremmo vedere Mancini come terzino destro?
“Credo che il calcio sia una materia in continua evoluzione. Quello che fa Mancini a destra lo fa N’Dicka a sinistra. Angelino è tornato a giocare a 3 perché marcando Samarzdic era l’unica opzione. Tutto può accadere in una partita. Hummels si è allenato tutto bene, così anche Hermoso. Cristante, ha la caviglia viola. Vediamo cosa farà domani. Se si allena o no”.
“Le Fee è un giocatore di ottima qualità. Lo vedo dalla metà campo in avanti. Simile a Pirlo o Ancelotti quando era giovane. Lui è un play ha le qualità e ci darà una mano lungo tutto il campionato”.
“Io credo che se facciamo un’intervista a tutte le squadre, tutte si lamentano. La cosa più difficile nel calcio italiano è fare l’arbitro, perché non ci sta mai bene, per cui bisogna saperli rispettare, è la cosa più importante. È giusto che alcune volte una squadra dica ci sembra che… rispettandoli, perché sono persone come noi e possono sbagliare. Vi dico che quando giocavo io sbagliavano ancora di più, non correvano come corrono adesso, non sono preparati come sono preparati adesso, e in più c’è il VAR. Sicuramente sbaglia alcune volte anche il VAR, però se andiamo ad analizzare gli errori che si facevano una volta o gli errori che si fanno adesso, ma ringraziamo Dio che stanno a questo livello gli arbitri. Per cui sì, ci si può lamentare, ma sempre rispettandoli”.