Servette-Roma, il durissimo sfogo di Mourinho contro la squadra: le forti parole del portoghese
Al termine di Roma-Servette Mourinho si esprime cosi ai microfoni di Sky Sport, ecco le sue parole: “È stata un’occasione importante quella di Dybala ma è anche importante l’inizio del secondo tempo. È una cosa che succede spesso: è un peccato che non ci sia una camera vostra all’intervallo perchè io martello sempre su questa situazione di entrare nella ripresa contro una squadra che perde 1-0, che gioca in casa e che attaccherà sotto i suoi tifosi. È logico che nel secondo tempo c’è questo atteggiamento dell’avversario e noi siamo stati superficiali nel modo di interpretare questi momenti della partita. Ci sono anche giocatori che hanno perso un’opportunità”
AOUAR – Non parlo di Aouar. Parlo dei giocatori in generale. Ci sono anche giocatori che sono partiti dalla panchina e in campionato chi parte dalla panchina hanno una buona concentrazione, in queste partite specialmente fuori casa la gente non sia abituata a stare in panchina e quando entra non riesce a migliorare la squadra. Non penso sia un dramma giocare i playoff, è difficile ma è una motivazione giocare una partita contro una squadra che viene dalla Champions. Ci sarà un’altra partita all’Olimpico esaurito, non voglio fare di questo secondo posto un dramma. Per me è molto più drammatico un’altra opportunità di qualche giocatore persa e un atteggiamento che si ripete quando entriamo in campo nel secondo tempo e stiamo vincendo
SPIEGAZIONE – Non capisco. Ho giocato 150 partite di Champions, che sono più importanti di queste e la motivazione di giocare queste partite è altissima. Sembra che ci sia gente che non ha una grande storia in Europa e gioca queste partite in modo superficiale. C’è gente che è sempre lì, sono sempre gli stessi, novanta minuti di concentrazione e poi c’è gente che è un po’ superficiale
QUALCUNO PAGHERA’ – Da noi non puoi far pagare, lo può fare Guardiola, da noi c’è solo l’allenatore che può martellare. Io continuerò a martellare su questa gente. Il gruppo è fantastico, gente buona, gente seria, che ama la Roma, ma sono in una zona di comfort. Se in casa riusciamo a instillare questa mentalità nella squadra, fuori casa è più difficile, ovviamente potevamo vincere lo stesso
IMPORTANZA GIOCATORI – Abbiamo questi ragazzi ma anche gente superficiale. Hanno poca responsabilità nel dirmi che vogliono giocare. Hanno perso un po’ la voce. Se qualcuno bussa alla porta del mio ufficio e mi dice che vuole giocare di più, gioca di più quando gli altri sono morti. Perché la gente che risponde è sempre la stessa