Stramaccioni: “Baroni ha portato grande energia e entusiasmo alla Lazio e la coppia Dia e Castellanos è fantastica”

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Ai microfoni di Radiosei ha parlato Andrea Stramaccioni, il quale alla luce di questo ottimo inizio della Lazio anche grazie al successo col Twente, rilascia queste sue considerazioni: ”

Conoscete la mia fede calcistica ma a casa sono circondato. Mia moglie è della Lazio, mio cognato è in Nord. Quando mi fidanzai chiesi a Manzini la maglia di Ledesma, che poi ho allenato al Panathinaikos. Quando lavoro non penso alla squadra in sé, ovviamente, poi magari mi capita di parlarne in casa. E non capisco chi nasconde la sua simpatia”.
“Se mi aspettavo questo campionato? Tutto nasce dall’Inter che lo scorso anno aveva fatto il vuoto intorno, aveva dominato con i punti e le prestazioni. In questo avvio ha avuto una marcia in meno ma ora si sta riprendendo; domani con la Juventus sarà un bel test. A questo aggiungo il fatto che quest’anno ci sono squadre più competitive

Il Napoli è una compagine rigenerata, con Conte e Lukaku più i tre i cambi rispetto alla rosa che ha vinto lo scudetto: Buongiorno per Kim, McTominay per Zielinski e Lukaku per Osimhen. La Juventus non mi colpisce per incisività; la sensazione è che la Lazio in 10 contro i bianconeri meritasse il pari. Il Milan ha alti e bassi, Fonseca lavora in una situazione non facile. Altre squadre sono un po’ indietro, vedi l’Atalanta che poi fa bene anche in Europa. La Lazio a me piace, stimo tantissimo Baroni, l’ho sempre detto

Dove finiremo col Var? Sono sempre molto positivo. Ragiono da chi sta in panchina, da chi è in campo. Il colpo di Douglas Luiz su Patric mi ha fatto arrabbiare perché ha caricato, è un gesto che dimostra che gli si è chiusa la vena (sorride, ndr). In quel caso neanche era una ripicca, perché non mi sembrava fosse accaduto qualcosa tra i due durante la sfida. Io mi rendo conto che ci sono delle regole che fanno sì che gli arbitri facciano fatica a mantenere le stesse valutazioni

La prima impressione del Var è che il contatto è stato ‘fortuito’: capisco che si deve decidere in poco tempo e si deve valutare un episodio che potrebbe essere decisivo, ma non è stato fortuito e poi situazione così la deve decidere l’arbitro, come accaduto in Milan-Udinese. Serve una linea coerente. Chiaro che le regole sono complicate, vedi per esempio quella sul fallo di mano. Di passi avanti se ne sono fatti tanti, ora giocare senza Var sarebbe impossibile

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