Struber lancia la sfida a Inzaghi: “Vogliamo rendere la vita impossibile all’Inter”
Alla vigilia della partita di Champions contro l’Inter, decisiva per il proseguo del girone, Struber tecnico del Salisburgo ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa
Momento difficile per la squadra, qual è il suo compito?
“Dobbiamo trovare una motivazione incredibile, che di fatto si trova: siamo alla Scala del calcio, c’è più da vincere che da perdere per noi. Dovremo mettere i nostri principi di gioco sul campo e influenzare la partita in modo da portare a casa dei punti”.
Avete alcune assenze per domani, aggiornamenti?
“Ho visto l’allenamento di ieri e mi sono reso conto che effettivamente Mads Bidstrup può giocare”.
Cosa chiede alla squadra?
“Di lavorare in sincrono, sia in possesso che senza palla. Di essere attivi e proattivi, avremo di fronte un grandissimo rivale, che è in grado di mettere in difficoltà qualsiasi avversario. Dovremo essere bravi a portare in campo i nostri automatismi e tanta intensità”.
Come si risolve una situazione delicata?
“Con la chiarezza. Dopo Lisbona ho detto ai ragazzi di non montarci la testa, come dopo la Real Sociedad gli ho detto di non deprimerci. Dobbiamo avere la giusta reazione emotiva, io devo aiutarli a livello mentale per fargli capire che domani potremo avere successo in quello che faremo. La cosa importante sarà riuscire a mantenere la calma, non lasciarsi andare a isterismi e chiamare le cose con il loro nome”.
L’Inter può mettere in difficoltà tutti, che partite sarà?
“Nelle ultime settimane abbiamo osservato a lungo l’Inter, abbiamo visto che hanno fatto alcuni cambiamenti, anche se pochi, nei modelli che usano. I principi sono quelli, domani dovremo riuscire a essere focalizzati su noi stessi, riuscire a portare sul campo la nostra proposta di gioco e portare in campo le nostre armi personali. Non dipende soltanto da loro”
San Siro avrà più di 70 mila spettatori. Come se ne esce?
“Diciamo che è il nostro lavoro, dovremo essere bravi a sfruttare questa atmosfera, cercando allo stesso tempo di essere concentrati su quello che c’è da fare. Non possiamo dire che saremo indifferenti, ma dovremo cercare di sfruttare quest’atmosfera per rimanere concentrati”.
Il suo avversario diretto è Simone Inzaghi. È da un bel po’ di tempo che allena al top, qual è la chiave del suo successo?
“Ha un’idea di gioco molto chiara: l’ha già dimostrato alla Lazio, ha dei modelli molto chiari che segue, vuole dominare col gioco ed è bravo con le sue rotazioni, in maniera molto dinamica. E quindi riesce anche a lavorare con giocatori che in carriera hanno fatto tante cose, qualcuno di loro ha vinto anche un mondiale: ha qualità pazzesche. La gestione che ha lui è quello che gli dà il quid in più per motivare i suoi giocatori. Ha grande esperienza”.
Inzaghi ha detto che il Salisburgo è una squadra molto pericolosa. Cosa ne pensa e quali sono le vostre possibilità di vincere qui domani?
“Le sue parole non ci possono che fare onore, allo stesso tempo non si tratta di pensare alla vittoria, ma alla prestazione che vogliamo portare in campo domani sera davanti a questo pubblico. Vedremo quale sarà l’esito, ma è chiaro che siamo venuti a Milano per portare a casa qualcosa: vogliamo essere molto spiacevoli e antipatici come avversario per l’Inter”.
Come giudica il vostro percorso in Champions?
“Penso che una vittoria e una sconfitta finora siano un buon bottino, soprattutto considerando il successo di Lisbona. Anche contro la Real Sociedad, un grandissimo avversario, è stata una partita tosta. Qui contro l’Inter vogliamo dimostrare di sapere cosa è la Champions per noi: servono ragazzi coraggiosi, convinti, bisogna dimostrare che ognuno sa quello che bisogna fare per esprimere il miglior livello di gioco possibile, senza star lì a pensare ad altro”.
Cosa teme di più a livello tattico dell’Inter?
“Abbiamo potuto vedere tante azioni pericolose, specie create con i cross e con il gioco di posizione. Dovremo essere flessibili per difenderci in momenti del genere: dovremo mostrare resilienza, di saper soffrire in momenti così, per esempio nelle transizioni. Dovremo essere pronti non solo per Thuram o per Lautaro, ma per tutta la qualità dell’Inter”.
Ritrova Arnautovic.
“Ho un ricordo romantico, è un calciatore pazzesco che abbiamo in Austria e domani purtroppo non ci potrà essere. Dovremo sfruttare il fatto che non sarà a disposizione per l’Inter: per noi penso possa essere un vantaggio”.