Zazzaroni: “Futuro Mourinho? I Sensi lo avrebbero già rinnovato, i Friedkin sono assurdi”

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Intervenuto nel suo editoriale al Corriere dello Sport, Zazzaroni ha fatto il punto sulla Roma parlando in particolare del futuro di Mourinho: “Dopo le parole di Mourinho domenica sera a Bologna la gente per strada, al telefono, alla radio, mi pone sempre la stessa domanda: ‘I Friedkin lo vogliono ancora, secondo te?’. Non so cosa rispondere”

Con notevole disappunto ammetto di non essere stato ancora capace di collegarmi con i pensieri di Dan: vorrei tanto riuscirci, ma niente. Trovo peraltro che non sia semplice avere un rapporto con un presidente che, al di là dell’ormai leggendario mutismo, non si presenta alla cena di Natale, mille invitati, tutta la squadra, le famiglie, gli sponsor e qualche imbucato, riaffermando la propria unicità. Non mi era mai capitato di registrare l’assenza del capo all’incontro natalizio con i dipendenti”

“Ricordo che Franco Sensi, anche nei momenti più duri, malatissimo, si faceva portare nel luogo in cui era stata organizzata la serata per tagliare il panettone e poi rientrare a casa. Rosella, sua figlia, non mancava mai. Ma Sensi era Sensi e parlava la lingua del calcio, certamente di un altro calcio, e della Roma, ne conosceva i meccanismi, gli equilibri, le consuetudini, mentre Dan è americano e oltretutto riservatissimo. Lui vola alto. Ha salvato la Roma dal fallimento e preso Mourinho, per questo i tifosi lo ringrazieranno sempre, ma ha una formazione, interessi e comportamenti che incoraggiano la distanza. Nessuno può sapere cosa abbia in testa e cosa voglia effettivamente fare della Roma e di – o per – Mourinho, costretto a portare risultati con una squadra piena di difetti e problemi”

Sappiamo che se non avesse vinto a Cagliari il presidente avrebbe esonerato il più grande allenatore della storia del club, due volte su due finalista in Europa. […] Io so che per quel che ha fatto e sta facendo alla Roma, e per come ha saputo riavvicinare la tifoseria alla squadra, Sensi e Viola il rinnovo l’avrebbero proposto un anno fa. Ma Sensi era Sensi, Viola era Viola, e Dan è Dan: viene da un altro pianeta culturale e sportivo. E va rispettato. Il giorno che deciderà di scendere sul terreno del calcio lo accoglieremo con gioia”

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